L’importanza di andare a scuola
L’intervento è tratto dal blog Sono gli Alberi d'Africa a Chiamare, di Francesco Calò il ventottenne sommese che sta facendo un viaggio in Burkina Faso con l’Ong Magis
L’intervento è tratto dal blog Sono gli Alberi d’Africa a Chiamare, di Francesco Calò il ventottenne sommese, già consigliere comunale di Somma Lombardo, che sta facendo un viaggio in Burkina Faso con l’Ong Magis.
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L’importanza di Andare a scuola
L’importanza di avere una scuola la si può solo scoprire se si viene in un paese del terzo mondo. Un’occidentale lo può solo scoprire vedendo con i propri occhi cosa succede in un paese povero.
Questa esperienza l’ho fatta qualche giorno fa. Proprio nel mio primo viaggio a Dissin.
In questa città abbiamo già costruito un liceo agricolo grazie all’aiuto della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e attualmente stiamo costruendo una scuola elementare.
La scuola riprende molto il sistema francese. Dalle informazioni che ho in questo momento lo stato Burkinabè paga il 50% della quota scolastica a chi vive nei villaggi invece chi vive nella capitale si deve pagare tutta la quota di iscrizione.
Il problema come al solito è quello finanziario. La tassa di iscrizione, i libri, i quaderni, il mangiare. Parliamo di libri che molto spesso però non ci sono, di quaderno che vengono sostituiti con delle lavagne e le penne con dei gessetti. Ma se questo fosse il problema qualche soluzione in qualche modo penso che si sarebbe già trovata.
A questi problemi si aggiungono molte volte il problema della distanza della scuola dalla casa del bambino. Ho visto bambini che si fanno più di 10 km di pista per arrivare a scuola. Chi è fortunato ha i genitori che lo accompagnano in motorino (pochi) chi è meno fortunato ha una bicicletta e chi non ha quella gli tocca alzarsi alla mattina (quando è buio se ha la sveglia) e incamminarsi verso la scuola.
Come ONG abbiamo costruito un liceo e fornito a tutti gli studenti una bicicletta per un totale di 1000 biciclette.
Poi molto spesso non ci rendiamo conto anche di come le classi sono composte. Ci sono casi dove ogni classe è composta da 60 alunni ma notizie delle notizie in un piccolo villaggio sperduto nella foresta di dissin un maestro per necessità e virtù ha una classe elementare di 100 bambini.
La bellezza di questa storie è che comunque esiste sempre un filo conduttore è riguarda la solidarietà che tra bambini e maestri si instaura.
Ogni bambino porta qualcosa da mangiare per condividerlo assieme. La maestra, sapendo delle difficoltà di trasporto cerca di attendere il più possibile prima di incominciare la lezione. Restano però alcuni problemi,
Molto spesso la Malaria porta a far assentare spesso i bambini e questo li porta ad un inevitabile bocciatura.
A questo si può aggiungere che come in ogni società dove l’agricoltura gioca un ruolo preponderante per la sopravvivenza, un bambino in più significa bracce in più per lavorare la terra e anche questo gioca spesso in sfavore dell’educazione e formazione dei bambini.
Bambini però che spesso sono accompagnati da donne che cercano in ogni modo il meglio per i propri bimbi.
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