La “festa della grà” teatro di un convegno sul castagno
I castagneti del Campo dei Fiori da sostentamento della montagna prealpina a elemento di tutela della biodiversità: domenica 31 ottobre 2010 la conferenza organizzata da Parco regionale e Università
Sarà la festa della grà di Brinzio domenica 31 ottobre 2010 la cornice della conferenza sulla valutazione e sviluppo delle selve castanili del Parco Campo dei Fiori. L’incontro, rivolto a castanicoltori e cittadini interessati, è una tappa del più ampio progetto Le connessioni ecologiche nelle selve castanili nel Parco Regionale Campo dei Fiori. L’iniziativa è co – finanziata per 96.000 euro da Fondazione Cariplo e realizzato dal Parco Regionale Campo dei Fiori, in collaborazione con ZooPlantLab del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca e l’Università dell’Insubria.
Dalle 14.30 del pomeriggio nel centro storico di Brinzio le castagne si potranno anche mangiare. Per l’occasione i prelibati prodotti dei boschi del Campo dei Fiori verranno cotte alla maniera della tradizione contadina: essiccate sulla grà. Una cascina in sasso senza finestre e su due piani che veniva utilizzata per conservare le castagne e poterle poi cucinare bollite nel latte o macinate per ricavarne farina.
Le ricerche in atto hanno lo scopo di valutare il grado di conservazione dei castagneti e sviluppare un piano di gestione dei boschi. A tale scopo le strategie in atto spaziano dall’analisi genetica delle specie di castagno, alla verifica e implementazione delle interconnessioni ecologiche tra le aree. Oltre alla fase di studio scientifico, il progetto ha l’ambizione di ripristinare le selve castanili, fare attività di formazione e coinvolgere i proprietari dei boschi nel mettere a punto un piano di gestione.
L’incontro, in programma per le 10 del mattino presso la sede di Brinzio del Parco Campo dei Fori illustrerà i risultati dello studio sulle selve castanili. Massimo Raimondi, consulente agronomo del Parco regionale traccerà una fotografia del territorio. Masimo Labra professore dell’Università di Milano Bicocca e Marcella Bracale dell’Insuburia parleranno dei risultati ottenuti sul DNA delle nuove generazione delle piante autoctone. Durante la mattinata verranno fatte dimostrazioni pratiche di estrazione del DNA e propagazione in vitro. In fine Massimo Piccinelli presidente del consorzio castanicoltori racconterà l’esperienza. Aprirà i lavori Giuseppe Barra presidente del Parco regionale e Giancarlo Bernasconi direttore dell’ente concluderà la mattinata divulgativa.
Questo progetto si pone in continuità con il finanziamento Interreg 2000 – 2006 che si è concentrato sul territorio del Comune di Brinzio e del Malcantone in Canton Ticino. Grazie alla precedente iniziativa è stato creato il percorso La città del castagno sentiero didattico che si snoda tra le vie di Brinzio e i boschi nei dintorni. L’itinerario è dedicato alla scoperta sia degli aspetti naturalistici, della flora e della fauna delle selve castanili che di quelli culturali legati alla civiltà contadina ed all’agricoltura di montagna. Il castagno ha rappresentato per secoli un esempio interessante di ponte tra cultura e coltura. La coltivazione ha avuto una funzione economico-produttiva riducendo l’isolamento geografico delle aree montane. Le piante di castagno inoltre migliorano la qualità paesaggistica della zona e la fruizione ecologica degli ambienti protetti.
Il progetto di studio e gestione delle selve castanili si inserisce nel più ampio obiettivo di tutela della biodiversità, a cui le Nazioni Unite hanno dedicato il 2010. L’analisi genetica delle specie autoctone e la generazione di piante è un passaggio fondamentale per salvaguardare una parte importante del patrimonio genetico del territorio e svolgere un ruolo attivo nella conservazione della biodiversità.
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