Marantelli: “Quel sito deve essere chiuso”

Il deputato varesino ha presentato un'interrogazione al ministro degli Affari Esteri sulla pubblicità contro i frontalieri. Chiede l'oscuramento del sito e del gruppo di Facebook

«Quel sito è razzista e xenofobo e chiediamo che sia oscurato al più presto così come la relativa pagina di Facebook». È firmata dal deputato varesino Daniele Marantelli e dai colleghi del Pd Narducci e Braga l’interrogazione al ministro degli Affari Esteri sulla campagna anti frontaliere diffusa in questi giorni in Ticino. «È una provocazione che dobbiamo fermare nettamente – ha spiegato Marantelli -. Non la possiamo accettare perché offende la dignità dei nostri lavoratori, circa 45 mila cittadini. Queste persone ogni mattina si recano in Svizzera per lavorare onestamente e non sono dei privilegiati come si continua a far credere». Tra Svizzera e Italia, ha aggiunto il deputato varesino, è necessario mantenere un rapporto di dialogo e di collaborazione visti anche gli interessi che accomunano i due territori a partire dall’economia per arrivare alle vie di comunicazione. «In questi giorni ho seguito questa brutta vicenda e ho incontrato anche alcuni esponenti politici del vicino Cantone, in particolare i socialisti per discutere della tutela dei pendolari. Questa forza politica, proprio ieri ha ufficializzato un’iniziativa parlamentare per impedire il ripetersi di affissioni razziste».

Non è la prima volta che Marantelli si schiera in difesa dei lavoratori frontalieri. Lo aveva già fatto in occasione dell’entrata in vigore dello scudo fiscale che aveva provocato non pochi disagi a chi quotidianamente doveva oltrepassare il confine per lavoro. 
«È da apprezzare la posizione assunta dal Consiglio di stato e in ogni caso non dobbiamo mai smettere di esigere che i nostri concittadini che lavorano all’estero vengano rispettati e tutelati. Quello che è accaduto deve però anche farci riflettere sugli effetti che un germe della divisione etnica può determinare. Chi semina vento raccoglie tempesta. Noi e gli svizzeri abbiamo relazioni culturali economici e territoriali consolidate da molti anni e molto probabile che la globalizzione muterà anche la natura della Svizzera anche nel campo finanziario. A maggior ragione è necessario attivare tutte le forme di collaborazione transfrontaliera che ci facciano affrontare tutte le sfide unendo le forze e non alimentando divisioni etniche che la storia ci ha già ricordato quali drammi ha portato nel cuore dell’Europa nel secolo scorso. Il Pd ha già presentato un provvedimento in Regione Lombardia e sarà determinatissimo in tutte le sede a difendere i lavoratori frontalieri». 

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Pubblicato il 01 Ottobre 2010
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