Per eliminare i ciclisti padani arriva la raccolta di firme su Facebook
Arriva da un gruppo dedicato a loro dal titolo "Perchè tutti sappiano dei cicloleghisti". mentre l'opposizione veglia su chi pagherà la "pulitura" delle facce
Non c’è pace per i ciclisti della rotonda di Capolago: la contestatissima “volata” di politici della Lega realizzata dal senatore Leoni, da poco "imbiancata" e già di nuovo sommersa di critiche anche attraverso i commenti su Varesenews, ora ha l’”onore” di una petizione su Facebook.
A dire il vero i “ciclisti della rotonda” avevano già il loro gruppo, dal titolo “Perchè tutti sappiano dei cicloleghisti” ed è da qui che parte l’appello: «Penso che sia arrivato il momento di organizzare una raccolta di firme per chiedere la rimozione in altro luogo (possibilmente non pubblico) dei cicloleghisti. Per i motivi, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta – scrive l’amministratore e fondatore del gruppo, Paolo Pedrazzini – Con l’installazione delle sagome di nove rappresentati politici di un unico partito, la Lega, si è messa in atto con la stessa prepotenza, la presa di possesso fisica del territorio a fini auto celebrativi e propagandistici ai danni del bene collettivo. Un’aiuola non è una scuola, ma la logica alla base dell’operazione è la medesima di Adro. Secondariamente, è sufficiente possedere una cultura estetica e una concezione del bello delle più elementari e universalmente condivise per giudicare in tutta onestà, al di là dell’appartenenza politica, le "opere" quali sono: maldestri tentativi di raffigurazione artistica realizzati da chi evidentemente non è in possesso delle capacità tecnico-artistiche necessarie ad un risultato degno di essere esposto. Non a caso, come prova l’articolo apparso sul New York Times circa un anno fa, le sagome stanno contribuendo a dare un’immagine ridicola dell’Italia nel mondo. Varesini e non varesini, vogliamo provare a fare qualcosa di civile perché spariscano dalla nostra vista?».
Che si sia d’accordo o no, ormai il quesito è su Facebook. Una scelta che sembra essere l’ultima spiaggia per rendere possibile una rimozione che doveva inizialmente essere automatica (si parlava di “opere provvisorie” in occasione del Mondiale di Ciclismo) e che adesso non è nemmeno “in agenda” (secondo le più recenti parole del sindaco, Cristina Galimberti).
«Noi le abbiamo provate tutte – spiega il capogruppo della lista civica di opposizione Beppe Colombo – Abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale chiedendo di rimuoverle perchè non c’erano più i presupposti: ma la risposta della giunta è stata di emettere una ordinanza che rendeva “sine die” la possibilità di accoglierli. Abbiamo proposto ai diretti interessati di “ricomprarsele” e portarsele a casa, dando i soldi in beneficenza. E la risposta è stata che si stava pensando ad allargare l’opera anche ai rappresentanti dell’opposizione. Insomma, al momento non possiamo fare che una cosa: stare molto attenti a chi pagherà per “rimettere in ordine” i ciclisti, rimuovendo la vernice. Formalmente la manutenzione della rotonda, che è provinciale, è a carico del comune. Fino ad ora, ci ha pensato personalmente chi le ha fatte, Leoni. Ma se verranno deliberati soldi comunali per la loro pulizia prenderemo provvedimenti».
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