“Rimuoveremo quell’auto abbandonata”
In una nota il comune puntualizza: il veicolo è su un terreno privato ed era in conto riparazione ad una carrozzeria fallita
Riceviamo e pubblichiamo la nota del comune di Mesenzana dopo la denuncia di un lettore pubblicata su Varesenews in merito alle condizioni di un’auto abbandonata da anni a bordo strada.
Con riferimento all’articolo del 05.10.2010 in merito ad veicolo in stato di abbandono sulla S.S. 394, ci preme fare alcune precisazioni.
Il veicolo di cui trattasi, si trovava, in conto riparazione, presso una vicina carrozzeria che recentemente ha cessato l’attività.
Per cause a noi non note, il veicolo è stato di fatto lasciato su un’area privata dove è rimasto sino ad oggi. Vani sono stati i tentativi di rintracciare, l’allora titolare della carrozzeria, per avere chiarimenti circa il “destino” di questo veicolo e eventualmente intimargli lo spostamento del veicolo stesso in area chiusa.
Alla luce di questo, segnaliamo che la Polizia Locale si è già attivata secondo le modalità previste dalla Legge e il procedimento, tutt’ora in corso, è in fase di definizione.
Il veicolo, di conseguenza, sarà rimosso e conferito in deposito autorizzato, una volta espletati i prescritti accertamenti e i relativi atti susseguenti rispettandone, doverosamente, i tempi.
Ricordiamo ai lettori che l’Amministrazione Comunale di Mesenzana già in recente si è attivata per casi simili ed è sicuramente attenta a queste come a tutte le altre problematiche ed esigenze dei cittadini.
* * *
In calce alla nota, al sindaco di Mesenzana Alberto Rossi (nella foto) preme ulteriormente sottolineare la difficile posizione degli enti locali a fronte dell’incuria dei privati in casi analoghi a quello segnalato dal lettore.
«Occuparsi dello smaltimento di un’auto costa moltissimi soldi se si trova in suolo pubblico, a maggior ragione in questo caso stiamo parlando di un veicolo abbandonato su fondo privato. Nella fattispecie, l’auto in questione è di proprietà di persona irreperibile, in custodia ad un’attività fallita, il cui proprietario non è per giunta cittadino italiano: una situazione difficile da risolvere, per la quale da due mesi, tra mille difficoltà, erano comunque attivate le pratiche per la rimozione. Abbiamo, come comune, già operato tre rimozioni di veicoli, sebbene non riteniamo corretto far ricadere sui contribuenti i costi della negligenza dei privati».
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