“Trecentomila euro per la palestra, ma per chi nuota non è cambiato niente”
Un gruppo di utenti della piscina Manara lamentava due mesi la mancanza di spazi per il nuoto libero e le condizioni degli spogliatoi. Nonostante le promesse ancora nulla è stato fatto: anzi, sono aumentate le tariffe
Puntuali, dopo l’estate riprendono le lamentele per i problemi riscontrati dall’utenza delle Piscine Manara. La struttura in sè è un gioiello, ma il suo uso da parte di persone non affiliate a gruppi e società sportive resta difficoltoso; in più permangono le situazioni di caos e malfunzionamenti negli spogliatoi. Il lancio della palestra trendy al piano inferiore fa indubbiamente immagine e offre un nuovo servizio; ma c’è chi lamenta l’aumento dei biglietti d’ingresso.
Insomma, il complesso sportivo gstito da Agesp Servizi resta da un lato punto di riferimento necessario e pubblico, dall’altro spazio costipato dalla necessità di equilibrare esigenze completamente diverse (agonisti e non). Tutto partiva da un’interrogazione a firma della consigliera comunale del PD Mariella Pecchini che elencava le magagne riscontrate e le lamentele dell’utenza per gli spazi a disposizione in piscina, limitati per far posto alle società sportive, le tariffe degli abbonamenti e del singolo ingresso, le condizioni degli spogliatoi, chiedendo conto anche degli incassi e delle uscite di Agesp Servizi in relazione ad altri interventi e servizi aggiuntivi della struttura. La società reagì difendendosi "a tutto campo" via stampa, rivendicando quanto fatto e negaado che vi fosse insoddisfazione tra la clientela.
Ora, di nuovo gli utenti della struttura già lamentatisi sulle nostre pagine a luglio (Marina, Maurizio, Michela, Giovanni, Lino, Daniela, Antonella, Simona, Manuela, Fabio, Cristina, Matteo, Paola, Luca, Franco, Massimo….) tornano a ripetere che in due mesi nulla è cambiato, palestra a parte – anzi, le tariffe sono aumentate.
La loro mail allora pubblicata "aveva scaturito una reazione da parte della dirigenza Agesp/Manara, la quale, più preoccupata per il danno mediatico che per le effettive critiche, ci aveva prontamente convocato ad un incontro in cui sono state fatte tante belle promesse, restate purtroppo solo tali. A distanza di oltre 2 mesi, dopo che spogliatoi e vasca da 50 metri sono rimasti chiusi per ben 20 giorni per "manutenzione ordinaria", le uniche novità evidenti sono l’aumento dei costi dei biglietti d’ingresso (abbonamento 10 ingressi: + 5%, abbonamento annuale: + 10%) e, negli ultimi giorni, nuove porte degli spogliatoi coordinate all’immagine "stilosa" dell’area fitness (!).
Gli spogliatoi e i bagni restano disastrati, sporchi e maleodoranti: armadietti con chiusure malfunzionanti, panche traballanti, soffioni delle docce incrostati di calcare da mesi, asciugacapelli ad aria fredda, impianto di condizionamento per cui si soffoca d’estate e si gela d’inverno, poco o nessun controllo sicurezza…
Insomma, a fronte di un investimento di ben 300,000 euro per il centro fitness, a quanto ci risulta non è stato investito un euro per la manutenzione delle strutture esistenti relative alla piscina.
Ci preme d’altro canto far notare che per quanto si possa investire c’è, ed è evidente, la crescente maleducazione degli utenti, in particolare dei giovani atleti dell’agonistica e del sincro che utilizzano gli spogliatoi senza nessun rispetto per ciò che è di tutti. Per questo sarebbe opportuno che allenatori e istruttori non esaurissero il loro compito a bordo vasca, ma si facessero anche carico di educare gli atleti contribuendo a formarne, oltre alla prestanza fisica e atletica, anche il senso civico".
C’è, ed è evidente, anche la cronica difficoltà di conciliare le attività agonistiche con quelle del nuoto libero; per i quali servirebbero, diciamolo, vasche separate. "A tal proposito" proseguono i firmatari della missiva "vogliamo inoltre segnalare che la ripartizione della vasca da 50 metri in fascia serale, va, anche quest’anno, prevalentemente a vantaggio di squadre e corsi. Al nuoto libero sono riservate al massimo 5 corsie (da 25 m), dove spesso si arrivano a contare anche 9 persone per corsia" Con tutto ciò, l’utenza non abbandonerà di certo una struttura che resta comunque il suo punto di riferimento: "Auspicando che la promessa riqualificazione di spogliatoi e bagni venga messa in atto al più presto, ricordiamo alla dirigenza Agesp/Manara che continueremo a frequentare l’impianto, a cui siamo comunque affezionati, ma che nel frattempo continueremo a denunciarne pubblicamente i disservizi, nell’interesse di tutti gli utenti". L’azienda è avvertita: ha in mano un gioiello, ma dovrà curarlo al meglio e venire incontro alle esigenze di tutti.
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