Un ottobre da leggere con Duemilalibri
L’undicesima edizione dell’iniziativa gallaratese durerà per tuto il mese: si aprirà sabato con l'incontro con Pino Aprile, in classifica col provocatorio “Terroni”
Un mese d’incontri e libri per tutti i gusti: torna per l’undicesimo anno Duemilalibri, la settimana del libro e dell’autore di Gallaratese. Al centro del programma la consueta, bilanciata miscela di incontri rivolti un po’ a tutti: dai bambini ai lettori raffinati, dagli appassionati di montagna a quelli di cucina, dagli amanti della narrativa a quelli della saggistica. Il debutto è previsto sabato con l’incontro con Pino Aprile, autore del provocatorio saggio “Terroni”. Ma in calendario ci sono anche le serate con Isabella Bossi Fedrigotti, Alessandro Bergonzoni, con il magistrato Armando Spataro, con i selezionati del Premio Chiara, con il critico musicale Riccardo Bertoncelli (quello reso celebre – suo malgrado – da un verso di Francesco Guccini).
Ricco il programma di incontri, si diceva. Incentrato – quest’anno più che negli anni scorsi – sulle presentazioni dei volumi. «Il confronto – spiega il giornalista Lorenzo Scandroglio, direttore artistico della manifestazione – è, spesso, quello tra i luoghi comuni, tra le idee che vanno per la maggiore, e il convincimento dei vari ospiti. Emblematico, in proposito, l’intervento di Pino Aprile che nell’imminenza del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, lungi dal sostenere la retorica risorgimentale, con il suo “Terroni” presenta un provocatorio punto di vista secondo il quale sarebbero stati soprattutto i cittadini del sud ad avere fatto un cattivo affare con l’unificazione della penisola. Il confronto, del resto, è anche con chi, narratore, come Domenico Di Tullio, in un "romanzo di vita", racconta il microcosmo poco conosciuto dei centri sociali di destra. Fra questi estremi, la ricchezza di un programma che spazia dal romanzo noir al dietro le quinte di un film sul mondo altro delle comunità alpine (l’attore Dario Anghilante racconterà l’esperienza vissuta sul set de “Il vento fa il suo giro”, già “caso cinematografico” dal successo per certi versi sorprendente), dalle esperienze biografiche di un’avventuriera nei deserti (Mirella Tenderini) ai segreti di mafia (“I misteri dell’agenda rossa”, opera di Francesco Viviano e Alessandra Ziniti), dalla wilderness del parco della Val Grande (incontro con Teresio Valsesia) a una scomoda inchiesta sul Kosovo odierno di Giuseppe Ciulla e Vittorio Romano. «Abbiamo allestito un calendario davvero ricco, – continua Lorenzo Scandroglio – cosa non facile in un momento di crisi non solo per il mondo dell’editoria. In tutto sono previsti oltre 40 eventi in 20 giorni di festival, con argomenti che spaziano dall’ultima copia del New York Times, ovvero l’ipotetica stampa finale di un giornale cartaceo che farà da pretesto per un convegno sullo stato della lettura in tempi di digitalizzazione, alla cucina pop del grande cuoco Davide Oldani. Speriamo di poter intercettare la curiosità e l’interesse di un pubblico numeroso».
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