Villa Toeplitz rinasce tra fontane e luci

Viene inaugurata alle 18 di venerdì la "rinascita" delel fontane del parco, oltre a una ristrutturazione del parco e a una illuminazione tutta nuova. Per ridare alla villa l'antico splendore

Villa Teoplitz riviveIl parco di Villa Toeplitz rivive di nuova vita: oggi, 15 ottobre 2010,  alle 18 ci sarà l’inaugurazione con il sindaco Attilio Fontana.
«Siamo davvero orgogliosi di questo intervento – spiega l’assessore Gladiseo Zagatto, responsabile dell’urbanistica varesina – il Comune ha creduto molto in questo restyling, che va a valorizzare al meglio le caratteristiche “architettoniche” e di stile di uno dei giardini più belli di Varese. Grazie ai progettisti, e anche ad un consulente speciale: Quinto Brilli, 95 anni, che è stato il capo giardiniere della villa dal ’36 al ’38, addetto alla pomaia, e che ha fornito preziose informazioni. Il parco sarà da oggi ancor più un gioiello per la città e soprattutto per i varesini. Un invito quindi ai nostri concittadini: venite al parco, portateci i bambini, e verso sera godetevi anche lo spettacolo delle luci che si accendono e che “giocano” con l’acqua». Il progetto complessivo è del valore di circa 320.000 euro, di cui 150mila finanziati dalla Fondazione Cariplo. L’ intervento è stato autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Lombardia.

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Villa Toeplitz, il parco tutto nuovo 4 di 18

I LAVORI
L’intervento sul parco di Villa Toeplitz è stato duplice: sulla struttura delle cascatelle e sui sentieri. «Le vasche e le fontane sono state impermeabilizzate, in modo da risolvere il problema delle dispersioni idriche – ha spiegato Pietro Cardani, progettista del verde pubblico del comune che ha curato i lavori insieme a Ilaria Merico e Emilio Bianchini – Per alimentare le cascate, è stato ideato un sistema di riciclo, sicuro ed autosufficiente, che sfrutta il laghetto a valle del giardino, anche questo impermeabilizzato. Per ovviare alla mancanza d’acqua dalla presa di sorgente che si trova in Martica è stato installato un nuovo pozzo presso le serre».

VILLA TOEPLITZ SI ILLUMINA
Se quella delle fontane è un piacevole "ritorno al passato" quella delle luci invece è decisamente una novità: lampade da terra e lampioni garantiranno lo spettacolo anche di sera.
I sentieri sono stati sistemati e sia le scale sia i bordi delle aiuole sono stati rinnovati grazie ad una procedura cosiddetta di sabbiatura: è stato cancellato l’alone bianco del calcare, e sotto è tornato vivo il sasso rosa. In cima al grande parco, dove sorge la Cappelletta della Madonna, meta di devozione è stato sistemato il sentiero per accedervi, posando un fondo in materiale argilloso (calcestre) e sono stati sistemati dei piccoli "dossi" orizzontali che rallentano e deviano sulle rive l’acqua in discesa a precipizio.  

LA STORIA 
Villa Toeplitz deve il proprio nome a Giuseppe Toeplitz, banchiere di origine polacca, che la acquisì nel 1914. Prima di allora, la Villa costituiva la residenza di campagna della famiglia tedesca Hannesen. Il Toeplitz ampliò gli edifici allora presenti e portò sensibili miglioramenti del Parco, con la creazione tra l’altro, tra il 1927 e il 1928, dei vari giochi d’acqua e delle relative canalizzazioni. I giochi d’acqua, costituiti dalla monumentale gradinata e cascate in porfido di Cuasso al Monte che ancora oggi è il fulcro del parco, interrotta da fontane in mosaico celestino e marmo grigio di Carrara, si aprivano tra la vegetazione del Parco, modificata dal Toeplitz con l’impianto di siepi di cipresso a forma obbligata e di macchie arboree di conifere a forma libera di diverse specie. I giochi, oltre al frutteto e ai fiori, erano alimentati da una sorgente posta sul vicino Monte Martica. L’intero parco è in stile eclettico,  e fu progettato nel 1927 dallo studio parigino Collin/Adam. Alla morte del Toeplitz, la proprietà fu ceduta dalla vedova al figliastro Lodivico, il quale la cedette nel 1945 ai fratelli Mocchetti che, nonostante mantennero il nome Toeplitz alla proprietà, la lasciarono avviare verso un certo declino, fino all’acquisto da parte del Comune di Varese nel 1972.

IL PARCO: QUANT’E’ GRANDE E COS’HA
Il parco di villa Toeplitz ha una superficie di circa 4 ettari e comprende vari immobili: vi si trovano la villa padronale, la villa residenziale (dependance), la portineria.
Il parco vero e proprio è composto dalle serre, alcune piccole stalle, la cappella, il roccolo di carpino, il campo da bocce, il campo da tennis, il belvedere, il frutteto e la piscina
Come molti giardini dell’epoca, era suddiviso in diversi componenti: il frutteto, ora scomparso a seguito dell’ampliamento del confinante cimitero, una parte a prato, lungo la viabilità di accesso alla Villa, inframmezzato da macchie di arbusti e gruppi di alberi, un “bosco” di conifere posto intorno al belvedere e alla cappelletta, sulla parte alta della proprietà. Infine, un bosco di castagno che chiude il parco sul retro della Villa.

LA NATURA DEL PARCO
C’è una grande varietà di piante di ogni tipo nel parco: da alberi di conifere di diverse specie, perlopiù esotiche e ornamentali (generi Picea, Abies, Pinus, Cedrus), sulla collina, mescolate a latifoglie, in parte spontanee (castagno, betulla, frassino maggiore) nell’area attorno alla cappella sulla sommità della collina stessa; arbusti ornamentali nella parte bassa del parco, lungo la Villa, la dependance e la viabilità primaria. I cespugli sono prevalentemente di lauroceraso e di aucuba, in gran parte aggiunti negli ultimi decenni.
Ci sono poi filari di tiglio, il bosco di castagno composto prevalentemente dal castagno (Castanea sativa), con presenza di frassino maggiore, betulla, acero di monte. Il bosco ospita una discreta fauna selvatica, che vive indisturbata grazie al fatto che il bosco è quasi per nulla frequentato.
Presenti numerose tane e punti di alimentazione dei picchi (presente sicuramente il picchio rosso maggiore e il picchio verde). Numerosi gli scoiattoli. In una pozza di acqua sorgiva si trova la salamandra pezzata, i cui adulti si trovano frequentemente sotto sassi o nei pozzetti in diverse zone boscate del Parco. Classica presenza di un Giardino all’Italiana, si trovano infine nel parco diversi esempi di architetture vegetali simmetriche, siepi e palloni in bosso, nella zona attorno ai parterre; siepi e ombrelli in tasso; cipresseto simmetrico, posto a cavallo della cascata ; disegni bassi in bosso nano; labirinti di Buxus; palloni di edera. 

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Pubblicato il 15 Ottobre 2010
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