“Vogliamo incontrare i consiglieri e l’assessore provinciale”
Martedì 26 ottobre nuova riunione del Comitato spontaneo in oratorio. Gli abitanti contrari alla nuova viabilità preparano nuove iniziative
Clima sempre teso a Bardello. Il Comitato spontaneo, formatosi tra quanti contestano la nuova viabilità cittadina, promette nuove iniziative e battaglie.
Domani sera, martedì 26 ottobre, ci sarà una nuova riunione in oratorio per mettere a punto una strategia che miri a far ritornare sui suoi passi la giunta di Paola Quintè: « Il Comitato Spontaneo non si limita a "difendere" l’orticello di Via Piave, siamo convinti che l’inquinamento atmosferico sia un danno per TUTTA la cittadinanza. L’opera di sensibilizzazione tende a informare TUTTI i cittadini che questo provvedimento danneggia in primis i residenti a ridosso di via Piave, via Marconi (strada provinciale dal "ponte" a Olginasio ove il traffico è sensibilmente aumentato) e via limitrofe, ma danneggia anche tutti gli altri cittadini, che magari non sentono il rumore e non hanno le case e i vetri che tremano, ma sicuramente respirano la stessa aria».
Secondo i promotori del Comitato, il rischio è che si sia solo all’inizio di una rivisitazione della viabilità che porterà a penalizzare ulteriormente la cittadinanza di Bardello: « Il piano viabilistico non si ferma a questa modifica e, se le voci saranno confermate, il traffico è destinato ad aumentare (c’è allo studio una bretella che collegherà la via Masaccio, la via Verdi e la rotonda cieca di Cocquio… tutto il traffico da e per il distretto scolastico sarà dunque convogliato su di noi, liberando Besozzo e Gavirate)… muoviamoci prima che sia troppo tardi».
Tra le misure più immediate, la richiesta di un incontro con i Consiglieri di Bardello, incontro pubblico, di confronto e analisi delle ragioni che giustificano il loro voto favorevole all’attuale viabilità: «non ci basta sentir dire "io sono favorevole", vogliamo sapere sulla base di che cosa».
Il Comitato, inoltre, intendere incontrare anche un incontro con l’Assessore alla viabilità della Provincia e con i Consiglieri: «nessuno può chiamarsi fuori in una questione di questa portata – commenano i promotori del Comitati in una nota – l’accesso agli atti richiesto dai cittadini sia presso il Comune di Bardello che presso la Provincia ha mostrato che, negli incarti riguardanti questa questione, non compare alcuno studio preventivo, né dei flussi di traffico, né delle emissioni di gas inquinanti, né delle rilevazioni dei decibel; non compare nessuna relazione di un tecnico esterno super partes incaricato di "fotografare" la situazione antecedente e di formulare un’ipotesi con argomentazioni, statistiche e dati oggettivi. Il parere di una o due persone non può essere alla base di una modifica di questa portata, che provoca conseguenze a un numero così alto di persone».
«Il traffico non è più solo quello di prima – sostengono ancora i componenti del Comitato – l’inversione del senso unico in via Piave, ha creato un percorso praticamente rettilineo da Olginasio a Biandronno, quindi i mezzi pesanti di grosse dimensioni che prima non potevano passare da Bardello (da una parte la via Roma era troppo stretta e, dall’altra, la curva davanti alle scuole e al convento erano impraticabili) oggi transitano tranquillamente. Il traffico quindi è aumentato e sono aumentati i mezzi pesanti: lo testimoniano gli abitanti di Biandronno che confermano di veder transitare da loro mezzi mai visti prima! Se tutti i comuni limitrofi hanno negli anni adottato misure per disincentivare il traffico pesante e preservare così la qualità di vita, la qualità dell’aria, la salute e il benessere dei loro cittadini (si veda il senso unico introdotto a Travedona Monate o la viabilità nel centro di Gavirate), da noi è stato fatto esattamente il contrario».
«I cittadini si sentono traditi da un Sindaco e un Vicesindaco che per due mesi hanno attribuito la responsabilità alla Provincia per poi essere palesemente smentiti dalla Provincia stessa. Se è il Comune di Bardello che deve decidere, lo deve fare con coscienza, con criterio, con dati oggettivi (il parere di una persona o due persone non è un dato oggettivo) per il benessere della cittadinanza, di tutta la cittadinanza. La relazione del Capo dei Vigili portata nel Consiglio Comunale Straordinario del 5 ottobre NON è una relazione di un tecnico super partes: il Consorzio di Polizia Locale Nord Ovest Varese è firmatario di due ordinanze (50 e 51 del 10 agosto u.s.) che hanno modificato la viabilità delle vie comunali… come potrebbe essere una relazione super partes? E’ una contraddizione in termini».
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