“E’ meglio essere vivi!” e aiutare le donne
La commedia in tre atti va in scena sabato 6 novembre alle 21 nel teatro oratorio in via Gritti a Induno Olona. Si raccolgono fondi per sostenere le spese della sede dell'associazione Eos e le attività contro le violenze alle donne
L’associazione senza fini di lucro EOS (centro d’ascolto e accompagnamento contro la violenza e i maltrattamenti alle donne) mette in scena per sabato 6 novembre alle 21, nel teatro oratorio di via Gritti a Induno Olona, la commedia in tre atti “E’ meglio essere vivi!” di Giosuè Romano con la Compagnia dei Tra-Ballanti e il patrocinio del Comune di Induno Olona.
La piéce è ambientata a Napoli nel 1960 e mette in scena le bizzarre vicende della famiglia Scettico. Il dottor Guglielmo è deceduto per una banale indigestione e uno stuolo di parenti, vicini di casa e colleghi di lavoro si reca a fare le condoglianze alla moglie Margherita. Mentre don Armando de Cuius organizza il funerale, Brigina, la cameriera, ha il suo daffare a regolare “il traffico”. I problemi arrivano dalle intemperanze di Camillo, il figlio del “guardaporta” e da un telegramma che annuncia l’imminente, cospicua riscossione dell’assicurazione sulla vita stipulata dal defunto. A questo punto la vicenda si snoda in un crescendo di comicità e sorprese……
“L’ingresso è a offerta libera e contiamo di riempire il teatro – spiega Camilla Zanzi, presidente dell’associazione EOS – dobbiamo raccogliere fondi per finanziare le attività dell’associazione che svolge un delicato ed essenziale ruolo sociale. Il personale, una decina di volontari, presta la propria opera gratuitamente ma c’è da pagare l’affitto della sede in via Staurenghi 24, le bollette della luce e del telefono. Cerchiamo anche volontarie preparate professionalmente che siano in grado di affrontare i difficili colloqui con le donne, di stabilire proficui contatti con la rete dei servizi, di predisporre percorsi di uscita e perseguire gli obiettivi”.
L’associazione EOS – organizzazione non lucrativa di utilità sociale – è nata nel 1997 e fino a tutto il 2009 ha assistito 618 donne e 520 minori, vittime di violenze, molestie e di difficili menage familiari. Nel 2009 ha partecipato ai lavori della Commissione Comunale di Varese contro la violenza alle donne con la rappresentazione teatrale di “Passi affrettati” rivolto al pubblico adulto e agli alunni delle scuole (che hanno risposto a un questionario poi raccolto in volume a uso didattico).
Sempre nel 2009 ha collaborato con il numero verde contro la violenza alle donne del Comune di Malnate, ha partecipato al progetto “Amico fragile” del Soroptimist di Varese e ha accolto a Varese l’associazione Anfora dell’Unione Donne Italiane (UDI) di Niscemi, in Sicilia, che gira l’Italia per promuovere le iniziative a difesa delle donne maltrattate. EOS è infine intervenuta al convegno sulla “Violenza alle mamme” organizzato dai servizi sociali di Somma Lombardo. Ha collaborato con la rete lombarda dei Centri Antiviolenza per elaborare una proposta di legge a sostegno dei Centri e ha trovato un generoso aiuto in molti Comuni per raccogliere le firme necessarie a presentare la proposta di legge alla Regione Lombardia.
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