I trucchi del trolley rosso
L'aereo arriva davanti al terminal e nello stesso momento iniziano le operazioni di scarico: qualcuno ha dato il via ai nastri trasportatori. Su cui c'era solo l'ormai celebre trolley
Due minuti per consegnare la "valigia rossa", un quarto d’ora per il bagaglio successivo. Il caso del trolley misterioso – denunciato da un lettore del Corriere e approfondito da VareseNews dopo il rimpallo di responsabilità tra i gestori del servizio handling – ruota ormai intorno alla questione dei tempi. Perché la valigia rossa, segnando l’avvio del nastro trasportatore ha alterato i tempi di riconsegna.
Lo confermano i dati conservati nella banca dati delle operazioni aeroportuali, di cui siamo venuti in possesso: gli orari certi emergono dalla scheda del volo Air Berlin AB08432 di mercoledì 3 novembre, assistito per quanto riguarda l’handling da Aviapartner. Il sistema – quella sera – ha registrato alle ore 20.04 l’atterraggio del velivolo (codice ATA). Undici minuti dopo, alle 20.15, l’aereo si è fermato di fronte al Terminal: il dato registrato nel sistema di gestione, con il codice BON, segnala il momento esatto in cui l’aereo, dopo il rullaggio, è stato attestato con l’inserimento dei "tacchi" sotto le grandi ruote dei carrelli. Fin qui sono tempi assolutamente normali.
L’anomalia – caso singolo o reiterato, lo stabilirà forse l’Enac, che sta facendo opportune verifica sull’episodio – compare a questo punto: perchè l’avvio del nastro trasportatore dei bagagli è stato dato esattamente alla stessa ora, alle 20.15, come registrato nella finestra FBD ("Baggage claim")della banca dati aeroportuale. L’aereo si è appena fermato là fuori, nel buio, sulla pista, ma le valigie sono già sui nastri. Com’è possibile? Il dato registrato è però certificato. E coincide alla perfezione con la situazione documentata dalle fotografie dei monitor apparse ieri, dove il primo bagaglio risultava consegnato alle 21.17. «Perchè – spiega un tecnico che lavora sugli impianti – ci vogliono due minuti tra l’avvio del sistema e la riconsegna effettiva del primo bagaglio». La celebre valigia rossa, di cui tutti – si scopre ora – sapevano benissimo. Oggetto muto e banale, prezioso per certificare il valore dei servizi e del lavoro, in un settore che vede vertenze continue tra aziende e dipendenti . Portato alla ribalta in un giorno, diventato testimone di una corsa alla prestazione che ha fatto fare un errore a qualcuno, quella sera.
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