Il colera come la peste: e si prega la Madonna dell’Aiuto

Come quattro secoli fa a Busto, si invoca la protezione della Vergine contro il morbo che imperversa nella comunità haitiana seguita dalla bustocca suor Marcella. "Ci servono medici e infermieri"

Di colera si muore, e si muore male a Port-au-Prince in questi giorni. La malattia non causava epidemie da almeno mezzo secolo ad Haiti. La testimonianza odierna (12 novembre) di suor Marcella Catozza, bustocca, da anni ad Haiti, sul sito del Vilaj Italyen di Waf Jeremie è eloquente: la situazione si è fatta rapidamente drammatica.

La giornata è iniziata con l’arrivo di un autista con macchina mandato da Avsi per aiutarmi in questo periodo in cui ho ancora problemi con la mia macchina. Così sono potuta andare a messa e poi a Waf dove alle 7.15 trovo due persone in fin di vita davanti al cancello: erano arrivate lì nella notte ed aspettavano……… ero sola non era ancora arrivato nessuno dei miei ragazzi………….. li ho visti morire senza poter fare nulla e li ho capito che il buon Dio ci sta chiedendo qualcosa di più.
Poi la giornata è stata segnata dall’arrivo di una quindicina di persone molto gravi che abbiamo potuto stabilizzare e mandare al centro isolamento ed una trentina nella fase inziale per cui trattate con reidratazione orale che devono assumere nel corso della giornata davanti a noi, in modo che possiamo seguirle nel tempo ed intervenire subito se peggiorano od impedire che si addormentino e perdano conoscenza.
La situazione è evidentemente precipitata, dei pazienti gravi so che qualcuno non ce l’ha fatta ad arrivare neanche in ospedale. Nel pomeriggio abbiamo saputo che i centri preparati per affrontare l’emergenza sono già insufficienti e che non potremo più mandare nessuno. Così abbiamo deciso di diventare un punto di accoglienza totale: stiamo organizzandoci con quanti hanno dato la disponibilità come gli amici di Avsi, le suore di Madre Teresa, Chiara del VIS a tenere aperto 24 ore su 24, accogliendo anche di notte gli ammalati e permettendo di essere seguiti direttamente a Waf visto che non ci sono attualmente posti liberi in altri ospedali.
Io non so se ce la faremo: ho appena mandato alcune mail ad amici medici ed infermieri che mi avevano dato disponibilità a partire.

ADESSO E’ URGENTE HO BISOGNO DI MEDICI E SOPRATTUTTO DI INFERMIERI

Intanto tanti amici vengono a cercarmi per chiedermi come possono aiutare: così il mio vicino di casa, direttore della Pan American Development Foundation, sta cercando di migliorare il nostro punto distribuzione acqua, potabilizzandola anche; o gli amici coreani di Good Neighbors (NGO) che mi faranno avere un generatore e gli alberi dal flebo che faranno costruire rapidamente in legno visto che qui non sono oggetti che si trovano (per ora usiamo il mio filo internet teso nel sottotetto per appendere le flebo).
Spero che qualcuno venga ad aiutarci ma intanto abbiamo iniziato una novena alla Madonna dell’aiuto chiedendola che come fermò la peste secoli fa, fermi ora questa nuova epidemia, o sostenga la fatica ed il dolore di questo popolo.

Marci"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2010
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