Il San Michele di Golasecca: un bene da recuperare
Se ne parla mercoledì 10 novembre al Museo archeologico di Arsago, sarà presente anche il sindaco golasecchese Reggio
Il San Michele di Golasecca: se ne poarla al Museo archeologico della non lontana Arsago Seprio mercoledì 10 novembre prossimo alle ore 21 in un’incontro-conversazione articolato in due interventi: "Tra conservazione e riuso" (Michela Grisoni e Stefano Grossi) e "Dal presente al futuro" (Madì Reggio).
A qualche anno dalla pubblicazione del volume Per la conservazione del S. Michele in Golasecca. Studi e ricerche, gli autori Michela Grisoni e Stefano Grossi ne ripropongono i contenuti ampliandoli con nuovi dati d’archivio e aggiungendo alcune riflessioni intorno al progetto di conservazione e riuso dell’edificio oggetto dei loro studi.
Alla conversazione interviene Madì Reggio, sindaco di Golasecca, per illustrare le iniziative finalizzate alla conoscenza, alla valorizzazione e alla fruizione del bene promosse dall’amministrazione comunale.
Si vorrebbe proporre una prospettiva che, dal S. Michele di Golasecca – un bene culturale di indubbia rilevanza storica ed artistica – si apra verso il territorio in cui esso è immerso. Offrire cioè una lettura che consenta di comprendere la particolare qualità del suo intorno da considerare come bene paesaggistico e da valorizzare. Si tratta delle premesse di un discorso che richiede di essere spinto ad una riflessione progettuale matura; consapevole delle interferenze che esistono tra i diversi ambiti disciplinari e le diverse scale del progetto.
La chiesa di San Michele
I resti della Chiesa del San Michele sorgono in un punto elevato rispetto al centro storico di Golasecca, con buona visuale panoramica sulla valle del Ticino, tra fitta vegetazione naturale o piantata, come i tigli che ricordano i caduti della Grande Guerra. È la sola testimonianza medievale del paese, essendo sorta, si presume, nell’XI secolo, quasi mille anni or sono. Sopravvivono alcuni caratteri identificabili dell’originario stile romanico, caratteristico dell’epoca, fra cui il campanile. Di epoca moderna il porticato in facciata, come le cappelle con volta a botte. Si segnala la presenza di affreschi molto antichi, in stato moilto precario, tra cui uno risalente all’epoca della chiesetta originaria. Dagli anni Sessanta l’edificio è rimasto in completo abbandono, il suo recupero quale elemento di pregio storico e valore paesaggistico è legittima aspirazione della comunità golasecchese.
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