La Regio cambia segretario e la presidenza passa a Borradori
Il prossimo 20 dicembre si terrà l'assemblea plenaria dell'organizzazione. Il prossimo segretario, secondo la nuova norma dello statuto, sarà un cittadino svizzero
L’Ufficio di presidenza della Regio Insubrica si è riunita questa mattina a Mezzana e ha fissato per il prossimo 20 dicembre la data dell’assemblea plenaria dell’organizzazione transfrontaliera. L’incontro servirà per formalizzare il passaggio di consegne della presidenza dell’ente dal leghista Dario Galli, presidente della provincia di Varese a Marco Borradori, consigliere di Stato del Canton Ticino. L’assemblea si terrà a Mezzana in Canton Ticino.
In tale occasione, verrà presentata inoltre, per l’approvazione, la versione aggiornata della Dichiarazione d’Intesa della Regio che prevederà, oltre ad altre, la modifica dell’art. 9 ove si specificherà che il Segretario generale, nominato su proposta del Cantone Ticino, sarà cittadino del Cantone stesso.
Nell’incontro di oggi, si legge nella nota ufficiale della Regio, si è anche preso atto della decisione di Roberto Forte, attuale Segretario della Regio Insubrica, di dimettersi dalla carica a partire dal 31 dicembre di quest’anno. Pertanto nel 2011 si nominerà un nuovo Segretario generale e il Cantone Ticino si fa carico di proporre il nominativo del candidato, secondo quanto specificato dall’art. 9 della Dichiarazione d’Intesa e successive modifiche.
La Regio Insubrica si prepara dunque ad affrontare un nuovo anno cercando di venire a capo delle difficoltà degli ultimi mesi che non sono stati affatto facili: per circa un anno infatti i rapporti tra le province italiane e la Svizzera sono stati "congelati" come effetto di protesta ticinese contro le norme dello scudo fiscale. La componente svizzera ha successivamente costituito un gruppo di riflessione della durata di sei mesiper analizzare l’utilità dell’organizzazione mentre alcuni soggetti come l’Università della Svizzera Italiana, il comune di Stabio e la Ferrovia Monte Generoso hanno deciso di abbandonare il progetto. Da parte del presidente della provincia Dario Galli, solo poche settimane fa, è stata ribadita l’importanza di portare avanti la collaborazione tra territori di confine: la Regio, ha detto in una conferenza stampa fiume a Villa Recalcati, «non è un ministero seppur sia un’organizzazione importante. Si tratta di un’associazione volontaria snella e non un carrozzone statale. Al suo interno lavorano due impiegate a tempo parziale e un segretario. A costi irrisori permette di avere un tavolo di confronto su alcuni temi che interessano il Ticino e le province italiane di confine: dalla cultura alle infrastrutture, dallo sport al turismo».
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