Merce contraffatta sequestrata dalla Guardia di Finanza
Denunciato a piede libero il detentore della merce e altre due persone privi dei documenti per il soggiorno sul territorio nazionale
Capi di griffe di moda contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza di Luino a Cittiglio. Denunciato un cittadino senegalese, 35 anni, esercente l’attività commerciale con regolare iscrizione alla Camera di Commercio e con una posizione fiscale ufficiale. Il blitz mercoledì scorso, 10 novembre, nell’ambito di un ordinario servizio di controllo del territorio. Sul bancone di vendita i finanzieri hanno trovato, mischiati ad altra merce, diversi capi di abbigliamento con marchio contraffatto, recanti il segno di note “griffes” affermate sul mercato. Le indagini hanno consentito ai militari di scoprire che il cittadino straniero aveva la disponibilità di due locali, probabilmente utilizzati come magazzino, in due cittadine del Varesotto, Gemonio e Brenta, dove, sono stati trovati e sequestrati prodotti contraffatti: in tutto 468 capi di abbigliamento di vario genere e 116 supporti informatici, relativi a film e brani musicali, anch’essi illecitamente riprodotti. In particolare, tra i prodotti sequestrati, citando solo le merci più emblematiche con marchio falsificato, si annoverano: 55 paia di scarpe (Nike, Hogan, Dolce & Gabbana, Armani), 119 giubbotti (Moncler, Peuterey, Napapijri, Belstaff, Ralph Laurent, Prada, Just Cavalli, Dior), 41 borse (Louis Vouitton, Prada, Puma, Hello Kitty), 14 cinture (Gucci, Burberry, Louis Vuitton), 24 camicie (Burberry, Coveri, Fred Perry), 140 pantaloni e jeans (Gucci, Diesel,Sweet Years, Frankie Morello, Richmond), 11 orologi (Rolex, Panerai, Lacoste, Eberhard, Dolce & Gabbana).
Sono stati sequestrati anche 1500 euro in contanti, frutto della vendita della merce “taroccata”.
Nel corso della perquisizione, nel magazzino di Brenta, sono stati identificati altri due senegalesi, un uomo di 38 anni ed una donna di 20 anni, entrambi sprovvisti di permesso di soggiorno in territorio nazionale.
L’imprenditore e i due connazionali sono stati denunciati, il primo per detenzione e commercio di prodotti con marchio contraffatto e gli altri due per la presenza clandestina in Italia; per i due clandestini sono state espletate le procedure di espulsione.
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