Schiranna, via all’operazione “Mondiali 2015”

Il presidente della Canottieri Varese, Mauro Morello, illustra i piani per sostenere la candidatura iridata. «I progetti ci sono e rispettano già i massimi standard internazionali, la concomitanza con l'Expo sarà fondamentale». E nascerà un parco attrezzato tra Calcinate e Capolago

Varese può tornare sede di una grande manifestazione iridata e, anche se in città se ne parla molto poco, ha già messo delle basi solide per centrare il grande obiettivo nel 2015. Dopo il ciclismo sarà il canottaggio la disciplina che, nelle intenzioni, riporterà un Mondiale nella Città Giardino, anche se la concorrenza (Francia, Germania e Bielorussia) è di altissimo profilo. Per raccontarvi come sta nascendo e procedendo il progetto, abbiamo "convocato" in redazione Mauro Morello (foto in basso), il presidente della Canottieri Varese, il "perno sportivo" della candidatura targata Varese che ai recenti mondiali neozelandesi di Karapiro ha già potuto far conoscere le proprie intenzioni.

LE CERTEZZE: EUROPEI E MONDIALI MASTER – Prima di parlare del 2015 è necessaria una premessa: Varese ha già ottenuto l’organizzazione degli Europei 2012 (a lato il logo) e, proprio a Karapiro, quella dei Mondiali Master 2013, una manifestazione dedicata agli atleti veterani (il minimo è 27 anni ma si arriva agli over 70). «Due passaggi fondamentali per arrivare al Mondiale – spiega Morello – ognuno per un motivo ben preciso. Gli Europei, che vedono al via gran parte dell’elite del canottaggio internazionale, serviranno a testare il campo di regata e tutte le strutture legate agli allestimenti sportivi che devono rispettare i massimi standard. I Mondiali master invece sono cruciali per quanto riguarda la ricettività e la logistica: vi partecipano infatti migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo (almeno 4.000 ndr) che sono accompagnati da familiari e amici che producono un indotto notevole. In entrambe i casi avremo test probanti in chiave mondiale».

COSTI E STRUTTURE – In questi casi, anzitutto, è necessario prepararsi sia dal punto di vista delle strutture, sia ovviamente sotto il profilo finanziario, visto che le cifre in ballo non sono indifferenti. «Il progetto di massima è già pronto – prosegue il presidente della Canottieri Varese – e tengo a sottolineare una cosa: tutto quello che abbiamo proposto è già stato visionato e approvato dalla FISA (la federazione internazionale ndr) i cui rappresentanti hanno visitato il nostro centro remiero in più occasioni. Bisognerà costruire alcuni siti destinati a uffici e dotare il campo di regata di tribune, e in questo caso preferiremmo avere strutture mobili in modo da limitare l’impatto sul paesaggio».
Il primo problema, emerso in passato, riguarda il tipo di bacino: spesso infatti le gare di questo livello sono state allestite in campi di regata a forma di canale (basta pensare all’Idroscalo di Milano, sede mondiale nel 2003) in modo da avere una strada che affiancasse le corsie. Su questo però Morello avvisa che ci sono novità interessanti: «La FISA sta scegliendo una strada differente, ovvero quella della bellezza paesaggistica e naturalistica. Karapiro (nella foto di D. Seyb – Canottaggio.org) ne è stato il primo esempio, con le regate disputate su un lago naturale che solo nella zona d’arrivo ha presentato le tribune fisse per gli spettatori. Questa filosofia per noi è perfetta, perché ci consente di mantenere il nostro campo di gara e di valorizzare le bellezze del Lago di Varese».
E la riviera della Schiranna, con le zone circostanti, sarebbe al centro di un parco attrezzato che si estenderà dal "Volo a Vela" di Calcinate sino a Capolago. «Un progetto importante e funzionale per le manifestazioni (sarà fondamentale proporre anche diversi eventi collaterali alle gare ndr) ma soprattutto un’opera che rimarrà a tutti i cittadini: una sorta di Central Park varesino. Per questo servono stanziamenti di un certo peso: entro gli Europei avremo un budget di 2,5/3 milioni di euro che ci permetterà di presentare una serie di opere chiave, tra cui rientra la nuova torretta da 350mila euro. In tutto però, per portare il Mondiale a Varese serviranno circa 10 milioni, compresi i soldi necessari a organizzare gli Europei. La contropartita come detto, va in strutture come il parco e attrezzature che rimarranno sul territorio, a fronte di un indotto che si preannuncia davvero corposo».

mauro morello presidente canottieri vareseMATRIMONIO CON L’EXPO – La carta per sostenere la candidatura però c’è e non è legata alle casse comunali, storicamente sofferenti: «Nel 2015 c’è l’Expo e la tematica della grande rassegna milanese e lombarda è quella delle "vie d’acqua". Se i Mondiali dovessero essere assegnati a Varese, l’Expo sarebbe il contenitore ideale. Inoltre abbiamo già ricevuto importanti sostegni come quello della Regione Lombardia e della Provincia, il cui presidente Galli ha davvero sposato la causa del canottaggio come veicolo di promozione territoriale. Mosse che hanno portato ad allenarsi sui nostri laghi diverse squadre nazionali (Australia, Svizzera, Gran Bretagna, Olanda e altre, oltre all’Italia) grazie alla collaborazione con varie società remiere. Nel prossimo futuro vareremo un Comitato Organizzatore Locale, che sarà il vero organizzatore dei Mondiali, nel quale troveranno posto la Canottieri Varese, il Comune, la Provincia e la Regione, oltre forse alla Federazione che, va detto, ci sostiene da tempo in questo percorso».

stefano caragnano katriona cameron roberto bof canottaggio karapiroROWING IS GROWING – Intanto la Canottieri Varese non sta con le mani in mano e ha inviato una delegazione a Karapiro di cui hanno fatto parte l’architetto Stefano Caragnano, Catriona Cameron e Roberto Bof (nella foto a lato), cui è stato affidato il lavoro relativo alla comunicazione. Ad essi va aggiungo Paolo Caprioli che non è potuto andare i Nuova Zelanda ma che, con Caragnano e Cameron, ha già preso parte ai corsi di formazione della FISA dedicati all’organizzazione degli eventi.
«I nostri delegati hanno anzitutto visitato e studiato nel dettaglio tutte le strutture realizzate a Karapiro, inoltre hanno partecipato a un congresso dove hanno distribuito il materiale relativo a "Varese 2015" in cui abbiamo utilizzato lo slogan Rowing is growing (il canottaggio sta crescendo) che indica le grandi possibilità che il Varesotto sta dando a questa disciplina».
Il treno è lanciato, le sensazioni sono buone e l’impegno politico di Morello (è il presidente del consiglio comunale per l’Udc) non dovrebbe condizionare la sua presenza in seno alla Canottieri. I prossimi mesi saranno determinanti («voglio mettere in agenda una serie di incontri con i responsabili di Varese 2008» conclude Morello) per lanciare la volata alla candidatura. Il 2011 è l’anno decisivo: o in primavera o molto più probabilmente a inizio settembre, mese in cui è previsto il congresso di Bled, ci sarà la decisione del Congresso delle Nazioni. La Varese iridata incrocia le dita.

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Pubblicato il 12 Novembre 2010
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