Scuole e parrocchie in rete contro il disagio giovanile
Coinvolte la cooperativa City Service, le scuole De Amici e Galilei e le parrocchie Madonna Regina e Ss. Pietro e Paolo di Sacconago. In quest'ultimo quartiere un servizio è già attivo da quattro anni
L’Amministrazione comunale di Busto Arsizio conferma l’attenzione alla famiglia e all’emergenza educativa attraverso il servizio di supporto educativo dedicato ai ragazzi delle scuole medie che, per problematiche familiari, socio-economiche, relazionali o di integrazione sociale, si trovano in situazione di disagio e di emarginazione.
Il servizio – che si svolgerà su scala di quartiere in orario extrascolastico, attraverso interventi sia individualizzati, sia di gruppo, gestiti dalla cooperativa City Service, – si basa sulla collaborazione tra la scuola e la parrocchia, in particolare tra gli istituti De Amicis e Galilei e le parrocchie Madonna Regina e SS. Pietro e Paolo di Sacconago.
Gli incontri si svolgeranno negli spazi messi a disposizione dalle parrocchie, affiancando l’attività svolta dal centro dopo scolastico parrocchiale.
Per Madonna Regina si tratta di una novità, mentre a Sacconago il servizio è attivo da quattro anni e ha già portato risultati significativi per quanto riguarda la prevenzione della devianza e della dispersione scolastica.
Importante sottolineare che la relazione che si instaura con l’educatore è fondamentale per affrontare i problemi; l’educatore non è un genitore né un insegnante e si pone in ascolto alla giusta distanza con professionalità e competenza.
Come ha sottolineato l’assessore alla Famiglia Mario Crespi, “non ci sostituiamo alle famiglie, ma offriamo supporto e formazione in modo che le famiglie sappiano utilizzare tutte le risorse che hanno per affrontare il disagio dei loro ragazzi”. E infatti le famiglie, così come tutte le figure educative che ruotano intorno ai ragazzi sono coinvolte nel progetto.
Lo scopo delle attività, che riguardano sia l’aiuto per lo studio sia il supporto educativo in senso più ampio, è quello di promuovere il benessere del minore nel contesto sociale di riferimento, attraverso lo sviluppo di modelli di relazione orientati alla crescita personale e al potenziamento delle aree di autonomia.
A disposizione un importo pari a 100.000 Euro.
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