Un libro sulla storia di Villa Toselli
Sabato 27 sarà presentata l’ultima fatica dei Curiosi
Una villa, oltre un secolo di storia e di solidarietà. È l’estrema sintesi dell’ultima pubblicazione realizzata dall’Accademia dei Curiosi di Malnate, un’associazione culturale che ha già all’attivo diversi lavori dedicati al territorio malnatese. Il volume, edito in collaborazione con la Fondazione don Carlo Gnocchi onlus, sarà presentato sabato 27 novembre, alle ore 18.30, nella Sala Polifunzionale del Centro Santa Maria al Monte di Malnate.
Un centinaio di pagine, corredate da foto a colori e documenti d’epoca, che ripercorrono il secolo di storia di Villa Toselli che ospita oggi il Centro della Fondazione Don Gnocchi attivo sul territorio malnatese. Le vicende di un’importante famiglia dell’imprenditoria milanese, la famiglia Toselli appunto, si fondono con le principali vicende storiche: lo sviluppo industriale degli inizi del Novecento, le due guerre mondiali, le fughe in Svizzera per sfuggire ai nazisti, il filantropismo di industriali illuminati e le trasformazioni sociali del secondo dopoguerra. Filo conduttore dell’opera è l’evoluzione dell’edificio donato, nel 1942, dal ragionier Carlo Toselli a quella straordinaria figura di imprenditore della carità che fu monsignor Domenico Garrone, fino al passaggio, dopo la morte di quest’ultimo avvenuta nel 1979, alla Fondazione Don Carlo Gnocchi. Gli ultimi capitoli sono dedicati alla crescita del Centro Santa Maria al Monte, sviluppo che lo ha portato ad essere
oggi la più grande azienda malnatese.
Alla presentazione del libro, moderata dal giornalista varesino Gianni Spartà, interverranno
mons. Angelo Bazzari, Presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, il dott. Roberto Costantini, vicedirettore generale della Fondazione e il dott. Massimiliano Naressi, presidente dell’Accademia dei Curiosi di Malnate.
«Sono molto soddisfatto di questo lavoro – ha commentato Naressi – un altro traguardo raggiunto dalla nostra giovane associazione che in pochi anni ha saputo proporre tanti eventi con lo scopo di far conoscere le preziosità del nostro territorio con uno stile ben poco accademico, a dispetto del nostro nome, ben più adatto a stimolare una curiosità ulteriore rispetto a quella che è andato a soddisfare. Desidero ringraziare il dott. Costantini della Fondazione Don Carlo Gnocchi per la disponibilità ed il supporto dato alla realizzazione dell’opera e tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito a farla diventare realtà».
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