A Villa Mira Lago di scena le “emozioni in mostra”

Scatti "al femminile" con Fotofficina presso la struttura dedicata alla cura dei disturbi legati all'alimentazione

Da sabato 18 dicembre a venerdì 24, a Villa Mira Lago di Cuasso al Monte è di scena la fotografia con "Emozioni in mostra", rassegna tutta al femminile delle opere di sette fotografe di Fotofficina, tutte dedicate ai temi dell’emotività, organizzata in collaborazione con il Comune.
La tematica è dunque generale, ma la mostra si rivolge con particolare attenzione ai più giovani, e sono in corso contatti con le scuole medie della zona per visite organizzate. La scelta del luogo non è casuale: come ricorda il vicesindaco di Cuasso al Monte, Franco Alfredo De Domenico, Villa Mira Lago è sede dell’unico centro lombardo dedicato alla cura dei disturbi dell’alimentazione, anoressia, bulimia, obesità, che al momento ospita una cinquantina di pazienti. «Disturbi sempre esistiti, anche in passato» avverte De Domenico, che è medico, ma che hanno avuto una vera esplosione negli ultimi anni, con il crescere della consapevolezza. «E Villa Mira Lago, per il nostro Comune è una realtà importante».
Una mostra dedicata alle emozioni è dunque parte integrante di un percorso che può essere utile indirizzare anche ai giovanissimi che stanno per entrar nell’età adolescenziale, quella in cui si radicano, spesso in modo definitivo, le tendenze psicologiche e i comportamenti che segneranno le nostre vite, in bene e in male.

– La presentazione

"Un viaggio fatto di istantanee rubate nella vita comune", scrive fotOfficina, "attraverso le vie di Varese, di Milano, di un pomeriggio al Luna Park, un viaggio che ci viene proposto attraverso l’obiettivo per andare oltre all’immagine singola, per trasmettere quelle emozioni “rubate” con il desiderio di donarle a chi le vorrà cogliere. Il progetto fotOfficina in rOsa nasce con l’intenzione di vivere con un occhio femminile la fotografia, non per una sorta di competizione con la controparte maschile ma come un voler integrare l’esperienza fotografica dell’associazione con un modo di percepire e di raccontare che sappia trasmettere la sensibilità, notoriamente più spiccata, con la quale le donne vivono determinate situazioni. Il tutto è partito da un’idea di Federica (Macchi), vedendo una numerosa partecipazione di ragazze alle attività dell’Associazione, ma senza riuscire ad avere un riscontro concreto di qualche lavoro tutto al femminile. Così è nato il desiderio di concretizzato un progetto visibile a tutti di sole donne in un mondo, anche in questa passione, notoriamente maschile. L’esperienza è stata molto positiva, ma anche molto difficile e differente. Ognuna di noi ha cercato di osservare il proprio lavoro e sentire dentro di sé quel qualcosa che potesse scaturire emozione, dando così origine a 7 lavori molto differenti tra loro, ma con l’unico obbiettivo di far nascere, a chi guarda, un’espressione naturale: un sorriso, una smorfia, un sospiro o qualsiasi altra sensazione".

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Pubblicato il 17 Dicembre 2010
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