Imbrattata la targa dedicata a Giorgio Perlasca
La targa si trova in viale Aguggiari. Perlasca si era distinto durante la seconda guerra mondiale per aver salvato migliaia di ebrei ungheresi dallo sterminio nazista
Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 dicembre al "Giardino dei Giusti" di Varese in viale Aguggiari, vicino alla chiesa Massimiliano Kolbe, è stata imbrattata con della vernice nera la targa in ricordo del giusto tra le nazioni Giorgio Perlasca. Ignota la mano dello stupido imbrattatore. Perlasca si era distinto durante la seconda guerra mondiale per aver salvato migliaia di ebrei ungheresi dallo sterminio nazista. Perlasca, congedato forzosamente per questa sua «tenerezza filoebraica», lavorava per una ditta di import-export e girava per l’Europa, soprattutto nei paesi dell’est. Quando arrivò a Budapest (Ungheria) la città era in mano agli spietati nyilas, milizie naziste ungheresi appoggiate dai tedeschi. La storia di quei drammatici mesi è ormai conosciuta: Perlasca si fece passare per diplomatico spagnolo, in questo modo potè trattare con i vertici del governo ungherese e mettere in salvo nelle sedi e nelle case della legazione spagnola migliaia di ebrei altrimenti destinati ai campi di sterminio.
Una figura importante, quella di Perlasca, che ha illuminato il Novecento nella sua parte più buia.
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