PdL, Libero Confronto mira a tenersi due posti in consiglio
Questo l'obiettivo della componente pidiellina, che riafferma fedeltà a Farioli. "Ferrazzi? Stima e amicizia, ma le nostre strade si sono necessarimente separate quando è uscito dal partito"
Libero Confronto c’è, sta con il sindaco di Busto Arsizio e lo appoggerà lealmente in vista di un’auspicata rielezione. La componente del PdL cui appartengono i consiglieri comunali Giuseppe Angelucci e Diego Cornacchia si fa viva, anche per non esser da meno delle altre già scalpitano in area pidiellina: da Dialogando Insieme all’area cattolica vicina all’asse forte Cattaneo-Formigoni che fletteva i muscoli qualche sera fa a MalpensaFiere. Nessuna sbandata in direzione finiana per Libero Confronto nonostante il dichiarato (e non rinnegato) appoggio dato a Luca Daniel Ferrazzi durante la scorsa campagna elettorale per le regionali. Un appoggio che a Ferrazzi fece fare strage di preferenze stracciando i rivali di partito in città, anche se poi l’ex assessore regionale perse il suo seggio al Pirellone per un’inezia contro Rienzo Azzi, vicino a Caianiello. Ferrazzi si è poi rivolto a Fini: e c’è da giurare che qualcuno vorrà rinfacciarlo a Libero Confronto quando il gioco si farà serrato.
I toni però sono concilianti: specialmente quelli di una persona mai sopra le righe come Luigi Chierichetti, già assessore ai servizi sociali. «Continuo contatto» con Emanuele Antonelli, il commissario cittadino del partito di Berlusconi, col quale si collabora su tutti gli ambiti, inclusa la ricerca di una sede adeguata al PdL. Una sede, che sostiene Chierichetti, dovrà ospitare non solo il partito, ma anche le associazioni che ad esso fanno riferimento: in una parola le varie anime («modi diversi di approcciare i temi, ma l’obiettivo è lo stesso») in cui si suddivide il PdL. Tutti sotto un unico tetto, «non può che facilitare la collaborazione», nonchè il tenersi d’occhio a vicenda, verrebbe da dire. «Ferrazzi? Persona per cui ho stima e amicizia immutate, abbiamo condiviso la strada fin quando lui, con nostro rammarico, ha scelto di uscire dal PdL. Lì le nostre vie si sono divise, ma abbiamo sperato fino all’ultimo che così non fosse. Peccato, c’era davvero tanta sintonia» chiude il discorso Chierichetti.
Quale contributo darà Libero Confronto alla campagna elettorale? «Poche parole e molta concretezza» è la promessa. «C’è da fare, e i cittadini lo sanno, lo vedono: le infrastrutture, l’ex calzaturificio Borri, il "Conventino" di via San Michele, le strutture sportive, collegameti e servizi della zona industriale…» eccetera, eccetera, eccetera. E nel sociale, di cui Chierichetti si occupava fino all’estromissione dalla giunta, e che ha visto Libero Confronto mettersi "in proprio" per rispondere a necessità diffuse? «Anche l’attuale assessore» dice Chierichetti «sta cercando di affrontare i problemi, sia pure con le risorse esigue rispetto ai bisogni che si hanno di questi tempi. Crespi si è distinto per concretezza negli ultimi mesi» è il ramoscello d’ulivo teso alla giunta in carica. «Certo, restano aperte questioni come quella dei senzatetto (en passant, un riferimento in consiglio da Cornacchia) per la quale si sperava di aver risolto, nei mesi scorsi». Sul resto dell’amministrazione, «dopo un primo anno e mezzo ingessato anche a causa della vicenda detta (impropriamente, ndr) della Corte dei Conti, sono state poste le basi per risultati importanti».
Resta però la questione dei voti da pesare. Fli, già non fortissima a queste nordiche latitudini, se riuscirà a strutturarsi e a non cedere sotto il peso del fallimento odierno a Roma, quanto potrà rosicchiare al PdL? E la Lega? «Credo, auspico e anzi mi sento certo che il PdL resterà il primo partito a Busto» la pronta risposta. Spazi da richiedere? «Crediamo di aver lavorato correttamente e bene, Angelucci e Cornacchia si sono impegnati per il buon funzionamento della macchina comunale e per il sindaco. Il nostro obiettivo è di confermare la presenza di due consiglieri di Libero Confronto». Operazione non così facile: il consiglio avrà 24 componenti anzichè 30. «E riteniamo di avere persone con capacità e professionalità, nel nostro gruppo, in grado di ricoprire qualsivoglia incarico amministrativo o societario; in questo non siamo secondi a nessuno». Alleati e compagni di partito sono avvisati.
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