Un libro per raccontare il volontariato

Alla 3SG Camelot il contributo dei volontari nella cura degli anziani è una realtà ormai consolidata: venerdì sera sarà presentato anche un volume dedicato a loro

Venerdì 3 dicembre alle ore 21,00 alla 3SG Camelot di Gallarate,(ingresso di via Sottocorno 5) si terrà la presentazione del nuovo libro di Rossella Semplici e Quirino Quisi “Il Volontariato, risorsa per sé e per gli altri”. Oltre agli autori sono previsti gli interventi del Presidente di 3SG Francesco Liccati e del Presidente dell’Associazione di Volontariato operante nella Struttura dei Ronchi “I Cavalieri di Camelot”, Luigi Parassoni.
«Un’occasione importante” spiega il Presidente Liccati “in un anno in cui il volontariato ha varcato le porte di 3SG Camelot, diventando una realtà fondamentale e una presenza significativa nella vita dei Nostri Ospiti»
«I volontari stanno operando, affiancati dai referenti della Struttura, sia in R.S.A. che in Comunità Minori.Nella Casa di Riposo sono parte attiva nell’organizzazione e nella realizzazione di attività ricreative, di partecipazione, di valorizzazione di interessi culturali e di attitudini volte a favorire il benessere degli anziani Ospiti; nell’area minori, affiancati dal personale educativo qualificato partecipano alle varie attività proposte alle mamme o ai bambini come laboratori di cucina, attività pratico manuali, corsi di vario genere, attività sportive, attività ludico ricreative, attività di sostegno scolastico, aiuto nello svolgimento dei compiti». 

«L’idea di scrivere un libro sul volontariato – spiegano gli autori – è stata sollecitata dalla doppia solennità che il mondo del volontariato si appresta a celebrare nel 2011: l’Anno Europeo del Volontariato e il 10° anniversario dell’Anno Internazionale del Volontariato, proclamato dalle Nazioni Unite nel 2001. La nostra intenzione è stata quella di scrivere un testo con le caratteristiche di un lavoro-ricerca “aperto, incompiuto”, con tracce che segnano le possibili evoluzioni del fenomeno e gli intimi sentieri della personale esperienza, ma lasciando ampio spazio alla riflessione e alla creatività del lettore».

L’ipotesi di partenza è stata quella di considerare il volontariato come una riserva ricca di risorse fruibili dalle singole persone, dalle comunità piccole e grandi, per ad arrivare all’umanità intera.
Il volontariato può essere, quindi, uno dei fili esistenziali che nel loro intrecciarsi donano senso alla vita e tengono lontani i fantasmi atavici del nulla, del dolore e della temporalità segnata dalla morte assoluta, così come può scolorire se ingabbiato nella ruotine, nell’oggi, senza radici nel passato e utopie nel futuro. «Dobbiamo essere sentinelle vigili e capaci di proteggerlo, perché con lui proteggiamo la parte migliore della nostra umanità».

La serata, aperta al pubblico e ad ingresso libero, vuole essere un appuntamento per tutti coloro che operano quotidianamente nel volontariato ma anche per coloro che vogliono conoscere meglio questa realtà anche attraverso il racconto di esperienze e testimonianze che permettono un approccio concreto all’attività del volontario.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Dicembre 2010
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