Zeli: « Molti i risultati raggiunti in questa provincia laboriosa»

Il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale parla della situazione socio sanitaria. Molti i progressi registrati negli otto anni del suo mandato

Il direttore dell’Asl Pierluigi Zeli è stato ospite della diretta di Varesenews, intervistato da Alessandra Toni. Il dottor Zeli dirige la struttura che sovrintende la sanità provinciale in stretta collaborazione con le Aziende ospedaliere e le altre strutture accreditate pubbliche e private; ha anche la responsabilità di altri settori importanti dal sociale, alla sicurezza dei posti di lavoro, all’inquinamento, alla prevenzione degli infortuni. Con questo appuntamento VareseNews chiude il ciclo di interviste in diretta ai dirigenti della sanità in provincia, le cui cariche saranno rinnovate il 23 dicembre dal Pirellone.

 
La qualità della sanità in provincia di Varese
 «Penso che sia più che buona, basta uscire da Regione Lombardia per capire che è così. Anche in Canada, recentemente, quello lombardo è stato giudicato a livello mondiale uno dei 7 servizi sanitari migliori. Il dato è positivo anche per quanto riguarda la nostra provincia ed è testimoniato anche da un saldo positivo tra chi viene qui per curarsi e chi esce dalla provincia.
 
Focus sul sociale
«I progetti sono stati progressivamente implementati, in particolare per bambini, anziani e persone con handicap. Il nostro sportello per portatori di handicap è unico a livello regionale. Passi avanti anche sui consultori: quando sono arrivato ce n’erano 4, oggi ce ne sono 17 (uno dei dati più alti in Regione), a servizio delle fasce più fragili, che hanno problemi anche familiari».
 
Liste d’attesa per gli esami medici
«La situazione è migliorata. Rimangono però alcune situazioni critiche, come la risonanza magnetica al cervello. In alcuni casi, gli sforzi sono stati un po’ limitati perchè è aumentata anche la richiesta. In ogni caso tutte le liste d’attesa sono sotto i tempi-limite di 40 giorni. Anche quest’anno Regione Lombardia metterà a disposizione ulteriori 60 milioni di euro per ridurre le liste».
 
Code agli sportelli 
«Le persone che arrivano devono avere una situazione adeguata: viale Monte Rosa e Saronno sono le due realtà che ancora creano problemi. Regione Lombardia ci ha dato risorse per ristrutturare una struttura in sede centrale ASL di via Ottorino Rossi. A breve le attività di sportello di viale Monte Rosa si trasferiranno. In centro rimarranno comunque due sportelli per scelta/revoca e la protesica. Così ci sarà una doppia possibilità. I tempi del trasloco saranno fisiologici compatibilmente con la burocrazia.
Anche a Saronno siamo a buon punto».
 
Il ruolo del volontariato e il coordinamento delle tante realtà presenti
«Il percorso è estremamente importante: le associazioni si muovono in modo autonomo, a volte sovrapponendosi e creando sprechi di forze. Sicuramente questo percorso porterà una maggiore efficienza a servizio dei cittadini. Le associazioni di volontariato sono fondamentali per il territorio e migliorare le loro condizioni operative è garanzia di un ritorno utile per tutta la collettività»
La politica dei voucher rischia di affossare quelle sociali?
« In questo momento di crisi contingente si è davanti a scelte difficili ma necessarie. Io ritengo che la via intrapresa dalla Regione di relazionarsi direttamente con l’utente da sostenere sia stata efficace, tant’è che, da un sondaggio, risulta che oltre il 90% si è detto soddisfatto dell’assistenza diretta»
 
Vaccinazioni
«Lo scorso anno, a causa del rischio pandemico grave con la suina, le case farmaceutiche hanno concentrato la loro attività sul vaccino contro l’H1N1. In effetti questo ha comportato qualche disagio per le altre produzioni: c’è stato qualche disguido per le vaccinazioni dei neonati ma è stato tutto risolto senza problemi.
 
Prestazioni sanitarie in altre Regioni
«L’Assistenza della Guardia Medica in altre Regioni deve essere pagata e non viene rimborsata. Questo dipende dal tipo di contratto che lega il servizio regionale con i medici della continuità assistenziale. Cosa diversa, invece, è l’assistenza da parte dei medici di base: in questo caso l’Asl rifonde quanto sborsato per la visita del medico». 
 
La protesica e il servizio di assistenza domiciliare
«Ultimamente abbiamo raggiunto un accordo con gli ospedali in base al quale, qualche giorno prima della dimissione di un paziente, ci viene segnalata la richiesta di assistenza o di presidi che noi compriamo e che facciamo trovare direttamente al domicilio del paziente rientrato in famiglia. Può capitare che questo rapporto con l’ospedale non avviene e quindi la trafila per la protesica diventa più lunga e complicata. In generale, però, il modello funziona molto bene»


Luoghi di lavoro e sicurezza
«Sicuramente la situazione è migliorata. Io sono molto sensibile a questo argomento: chi va a lavorare deve avere il diritto di tornare a casa la sera. Abbiamo 280mila lavoratori, in questa provincia, molti in aziende medio-piccole. Ogni anno facciamo controlli sempre più numerosi, ma si lavora anche con associazioni di categoria e Prefettura su tavoli di lavoro. La sicurezza è un fatto culturale, in quattro anni gli infortuni si sono ridotti del 13,4%. La mortalità nei cantieri è scesa: 8 casi nel 2006, 7 nel 2007, 4 nel 2008, nel 2009 2, nel 2010 2: sono sempre tragedie, ma qui c’è la dimostrazione che il lavoro fatto qualche risultato l’ha ottenuto».
 
Carta regionale dei Servizi
«È una tessera che ha un grande valore, più grande del semplice codice fiscale. È importante dare il consenso informato: si sanno subito tutti gli esami, le patologie, la storia del paziente. Dare l’ok al consenso significa essere curati meglio. Consente anche di fare scelta e revoca del medico senza mettersi in coda comodamente da casa, utilizzando il lettore apposito che oggi è in vendita nei negozi di articoli elettronici. Per usarla è necessario avere il Pin e il Puk che si richiedono ai Distretti e nei 25 Comuni che hanno fatto convenzione con noi».

« Lavorare a Varese è stato molto bello e sono contento di questa esperienza. Mi sento un direttore-operaio che ha lavorato intensamente per creare un gruppo motivato, al servizio costante del territorio. Rimanere qui un altro mandato sarebbe decisamente positivo». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Dicembre 2010
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