È morto il comandante Bruno
Si è spento domenica mattina il partigiano Paride Brunetti: 94 anni di età aveva militato fino all’ultimo anche in politica
Si è spento domenica mattina alle 5 Paride Brunetti, partigiano saronnese più conosciuto come il Comandante Bruno. Aveva 94 anni ed è stato un “combattente” fino all’ultimo, tanto che negli ultimi anni era stato nuovamente attivo in politica, scegliendo di candidarsi alle elezioni amministrative nella lista civica Tu@Saronno, presenziando spesso alle conferenze stampa pre-elettorali.
«In politica poi sono solo le segreterie che contano, l’uomo non conta più – aveva dichiarato in una delle sue ultime uscite pubbliche -; anch’io, quand’ero consigliere comunale negli anni ’70, dovevo solo alzare una mano ogni tanto. Sto spendendo le ultime briciole di vita adesso che il pace-maker m’ha ringiovanito un poco». E ancora, sui suoi ricordi di guerra: «Sulle montagne del bellunese, a duemila metri d’altezza eravamo tutti uguali, uniti dal desiderio di libertà. Pochi erano veramente comunisti, anche perché non sapevamo nemmeno cosa fosse davvero il comunismo. Da ragazzo sono stato anche fascista, l’Italia aveva vinto due mondiali di calcio, le cose andavano relativamente bene. C’ero in mezzo, anche il fascismo non sapevo veramente cosa fosse. L’ho poi rinnegato quando si è alleato col nazismo».
Sentito il commento della lista civica: «Noi di Tu@Saronno siamo stati la sua ultima brigata, la sua scelta discendeva dalla medesima sensibilità culturale e politica: è stato infaticabile araldo della speranza civile dell’Italia».
In serata arriva anche il ricordo del sindaco, Luciano Porro: «La sua scomparsa ci consegna la memoria dei valori per i quali un tempo ha combattuto, e poi ha sempre lottato perché non andassero persi: libertà, democrazia, giustizia, rispetto degli altri. Ha combattuto perché il nostro Paese fosse liberato dal nazifascismo e perché ne venisse salvaguardata l’unità. Ieri come oggi. Ci affida pertanto il compito di proseguire su questo cammino, già tracciato, già segnato, perché non prevalgano i nefasti e squallidi tentativi di gettare fango su quei valori fondamentali, scritti col sangue e fatti propri dalla nostra Costituzione, sull’unità nazionale e sul tricolore. E’ con grande spirito di gratitudine che raccogliamo pertanto il testamento umano, politico e spirituale di Paride Brunetti, che facciamo nostre le sue battaglie, perché rimangano per sempre, ad imperitura memoria, soprattutto per le nuove generazioni».
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