Il 2011 è l’anno europeo del volontariato
L'Unione europea ha deciso di celebrare quanti si occupano degli altri. Sono almeno cento milioni gli europei che si dedicano al volontariato
Tre europei su dieci fanno volontariato: a loro l’Unione Europea dedica il 2011, Anno Europeo.
Centomilioni di europei mettono a disposizione il loro tempo e la loro esperienza per aiutare chi ha bisogno e contribuire allo sviluppo delle proprie comunità. In un museo, un professore di storia dell’arte in pensione illustra i capolavori europei a visitatori stranieri. In un ospedale, uno studente delle superiori legge per i bambini ammalati. Un ex calciatore della nazionale allena una squadra di quartiere. Ci sono mille modi di fare la differenza. Per dare risalto a queste iniziative e incoraggiare un maggior numero di cittadini a impegnarsi a loro volta, la Commissione europea ha inaugurato l’Anno europeo del volontariato 2011. La vicepresidente della Commissione Viviane Reding, responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza ha presentato lo slogan dell’Anno del volontariato: "Volontari! Facciamo la differenza!".
La Commissione aiuta i giovani a partecipare ad attività di volontariato. Attraverso il Servizio volontario europeo, migliaia di adolescenti e di giovani si recano all’estero per insegnare, promuovere la sensibilizzazione culturale e sviluppare importanti competenze di vita. Per mettere in luce il lavoro dei volontari, incoraggiare altri a unirsi a loro e sormontare le difficoltà che essi devono affrontare, l’Anno europeo cercherà di ridurre gli ostacoli al volontariato nell’UE, conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontariato e migliorare la qualità del volontariato, premiare e riconoscere le attività di volontariato e sensibilizzare su questi temi.
Verrà rivolta particolare attenzione alla formazione dei volontari, all’accreditamento e alla certificazione della qualità e a un collegamento efficiente ed efficace tra i potenziali volontari e le opportunità di volontariato. La Commissione incentiverà nuove iniziative europee per la costituzione di reti onde favorire gli scambi transfrontalieri e le sinergie tra le organizzazioni di volontariato e altri settori, segnatamente le imprese.
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