Il testo del piano affitti del Pd
Aiuti alla famiglie perché la crisi economica che da circa due anni attanaglia il mondo sta colpendo sempre più le fasce deboli della popolazione
Il documento del gruppo democratico in consiglio comunale a Varese che prevede sgravi per chi affitta canone concordato. Il testo è stato presentato dal consigliere Roberto Molinari
Premessa.
La crisi economica che da circa due anni attanaglia il mondo sta colpendo sempre più le fasce deboli della popolazione.
Il generale impoverimento ha diverse ragioni. Retribuzioni ferme da anni, ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, cassa integrazione e mobilità, perdita di posti di lavoro e conseguente situazione di disoccupazione.
Anche a Varese la situazione delle famiglie, delle persone, come in altre parti del Paese, risente pesantemente di questo stato.
L’indebitamento procapite è aumentato. Chi ha fatto un mutuo per la casa, per l’acquisto dell’auto a fronte di una diminuzione di reddito dovuta ad una minore retribuzione per la cig o, addirittura, per la perdita del posto di lavoro, si trova in pesante difficoltà.
Ora il problema non è più solo, come si sosteneva, la difficoltà ad arrivare alla terza settimana del mese.
Anche nella nostra città abbiamo avuto segnali da alcuni indicatori importanti. È aumentato il numero delle persone che si rivolgono ai servizi sociali per un aiuto. È aumentato il numero di coloro che si rivolgono alla Caritas, alle Acli e alla S. Vincenzo per un sostegno. È aumentato il numero dei pacchi alimentari distribuito dal Banco Alimentare. È aumentato il numero delle persone che si rivolgono alle mense della carità presenti in città.
Sono aumentati i decreti ingiuntivi e sono aumentati gli sfratti per morosità. Un dato su tutti fornito proprio dalla Prefettura di Varese: il Tribunale di Varese in città, nel corso del 2009, ha emesso 22 provvedimenti per finita locazione, 238 per morosità e nessuno per necessità del locatore e questi dati appaiono costanti anche nei primi mesi del 2010 con una aggravante, gli sfratti avvengono non solo nel privato, ma anche nel pubblico.
La perdita del posto di lavoro dunque porta con se tutta una serie di problemi di non facile soluzione. Chi perde il lavoro rischia di perdere la casa. Ma chi perde il lavoro e la casa rischia anche di vedere la propria famiglia distrutta.
Negli incontri che si sono susseguiti per diversi mesi la Commissione Consiliare Servizi Sociali ha registrato, con una serie di audizioni e di incontri, una forte preoccupazione da parte di tutti gli operatori sindacali o delle associazioni di volontariato, per l’aumento del disagio sociale, un disagio che, malgrado rosee previsione, non accenna a diminuire anzi per tutto il 2010 si è assistito ad una sua ulteriore accentuazione.
Da parte di tutti, inoltre, ci è stato sottolineato, come elemento urgente, la necessità di giungere a delle proposte che riguardino la politica abitativa per la città di Varese e, in particolare, una politica atta ad incentivare e a favorire il sostegno all’affitto.
Tralasciando interventi più importanti, ma sicuramente di lungo periodo come l’identificazione di aree da destinare alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica, ci sentiamo di sottoporre una serie di proposte miranti ad incentivare la messa sul mercato privato di appartamenti sfitti nella nostra città.
Tutto ciò premesso
il Consiglio Comunale invita la Giunta ad accogliere il seguente pacchetto di proposte atte ad incentivare l’affitto di case nel Comune di Varese
(Incentivi selettivi premianti)
· Rilancio dell’Accordo Territoriale sui canoni concordati ( art. 2 comma 3 L. 431/98 ) . Questo accordo consente ai Comuni sottoscrittori di derogare al limite minimo stabilito per ICI. In sostanza al proprietario che sottoscrive un contratto di locazione così definito può essere fatto pagare una ICI più bassa rispetto a quella prevista. Si ritiene necessario ridurre, per questo tipo di intervento, l’ICI all’ 1%
Si ricorda che inoltre al proprietario che sottoscrive contratti di questo genere la legge riconosce una riduzione del 30% delle tasse sull’ipef, così come una riduzione dell’imposta di registro. ( art. 8 comma 1 l. 431/98 ).
· Nel caso in cui il proprietario stipuli un contratto di affitto a canone concordato con una famiglia o una singola persona segnalata dal comune, ha diritto ad un incentivo economico ( una tantum ) determinato dalla durata del contratto stesso:
a) per una durata di 3 anni +2 = euro………
b) per una durata di 4 anni +2 = euro……….
c) per una durata di 5 anni +2 = euro……….
d) per una durata di 6 anni +2 = euro……….
· Nel caso di affitto con contratto “mercato libero” stipulato attraverso lo “sportello casa/centro servizi per l’abitare” del Comune, contratto che al netto delle spese non supera le 400 euro mensili, spetta al proprietario un contributo “una- tantum” di euro ………….
· Per chi proprietario sottoscrive i contratti di cui sopra il Comune garantisce attraverso il proprio Ufficio Legale l’assistenza gratuita in caso di morosità da parte dell’inquilino;
· Per chi proprietario sottoscrive i contratti di cui sopra il Comune garantisce attraverso un apposito fondo ( fondo costituito con il bilancio 2011 ) il pagamento fino ad un massimo di tre mensilità non pagate dall’inquilino moroso.
(Incentivi selettivi punitivi)
Aumento dell’ICI di due 2 per chi ha la proprietà di appartamenti ( che non siano seconde case ) per più di due anni
Nell’ambito di una corretta gestione del pacchetto di proposte contenute in questo documento diventa fondamentale la creazione presso gli uffici comunali di uno “sportello casa/centro servizi per l’abitare” che svolga tutte le pratiche al fine di incentivare anche attraverso il superamento di ogni impedimento burocratico l’affitto di appartamenti sfitti.
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