In un anno le auto crescono del 15%, il Ticino s’interroga
I dati sul parco circolante rilanciano il dibattito sul potenziamento del trasporto pubblico e sull'inquinamento. Il tram convince molti, le "zone ambientali" meno
Quarantaquattro mila auto in più in circolazione: in Canton Ticino, nel 2010, si è assistito a un vero boom del trasporto privato, un aumento del 15% sui veicoli. E, nella Svizzera che guarda sempre con attenzione al tema della mobilità e della tutela ambientale, il dato non è passato inosservato: «la politica ha fallito» ha commentato drastica Greta Gysin, deputato dei Verdi nel Gran Consiglio, il parlamento di Berna. Una posizione che non è isolata, se è vero che da mesi a Lugano e dintorni si discute animatamente sulla proposta delle Zone Ambientali, ampie zone cittadine (ma anche nell’hinterland) in cui si possa accedere solo con veicoli di ultima generazione.


Da alcuni mesi il dibattito si concentra anche sulla creazione delle Zone Ambientali, sostenuta proprio dal Ticino, oltre che da Ginevra, sull’esempio delle città tedesche. L’idea (a Berna si sta studiando una nuova legislazione specifica) è di creare ampie zone a traffico limitato accessibili solo a veicoli a basso impatto inquinante, identificati con appositi contrassegni. Il provvedimento – dice uno studio recente – ridurrebbe l’inquinamento di una quota compresa tra 30 e 50% ed è sostenuto in particolare dai grandi centri rappresentati nella Unione delle Città, mentre le piccole località temono l’impatto sulla viabilità in altre aree. La misura è anche sostenuta da altre voci della società civile elvetica (come l’Associazione Traffico Ambiente), mentre è osteggiata, ad esempio, dal Touring Club Svizzero. «La zona a basso carico ambientale – ricorda ancora la Gysin nell’intervista a Ticinonline – non è sicuramente la soluzione di tutti i problemi, ma per chi vi abita e subisce giornalmente le conseguenze negative dell’inquinamento atmosferico, sarebbe sicuramente una boccata d’aria fresca». E aiuterebbe anche il progressivo rinnovamento del parco auto in circolazione: oggi gli ibridi elettrici non convincono ancora, ma le auto ad alta efficienza iniziano ad aumentare grazie al sistema bonus-malus. «Ma la vendita di automobili di grossa cilindrata, molto meno efficienti, – fa notare la Gysin – non è diminuita. Questi dati indicano che, benché il sistema bonus-malus vada nella giusta direzione, lo fa in maniera troppo poco incisiva».
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