Appuntamento con i Pooh: fan in delirio
Centinaia le persone che questo pomeriggio, mercoledì 2 febbraio, si sono recate al Centro Commerciale Belforte per incontrare i tre e per farsi fare l'autografo
Tantissimi i fan che hanno accolto i Pooh questo pomeriggio, mercoledì 2 febbraio, al Centro Commerciale Belforte. Il gruppo è arrivato alle 17 ma gli affezionati li attendevano già da ore. «Sono qui dalle due e non vedo l’ora di vederli», «li seguo da sempre», «sono unici», i commenti tra la folla. Tutti in fila per aspettare Roby Facchinetti, Dody Battaglia e Red Canzian. I mitici Pooh, «che hanno accompagnato tutta la mia vita». Signore e signori, ma anche giovanissimi, che vedono nel gruppo un punto di riferimento nel panorama della musica italiana e li seguono da sempre, «io ho girato mezza Italia per seguire i loro concerti» racconta una signora. Una ragazza dice invece: «Ho sedici anni e per me sono fantastici. Ho portato la mia chitarra per farla autografare». E quando arrivano i Pooh gli applausi e le urla si fanno sentire. Accolti dai deejay di Radio Reporter – che hanno mandato l’incontro in diretta – i tre hanno preso posto sul palcoscenico, hanno salutato i fan e hanno raccontato di loro, della loro musica. Di questo tour, che ha fatto tappa a Varese con due date (ieri e stasera) e che si chiama “Dove comincia il sole” come l’ultimo album perché «riporta all’idea di un sogno, di trovare il luogo che
ognuno di noi immagina, quello che tutti noi vorremmo» spiega Roby.
E poi del futuro: «dopo questo tour prenderemo una pausa per preparare un autunno di concerti all’estero. E poi ci sarà una grande sorpresa per tutti i fan, sia live che discografica. Un bel progetto che già assaporiamo» continua Dody. E ancora, la situazione della musica italiana d’oggi, l’ingresso nel mondo dello spettacolo dei figli, Francesco Facchinetti, Daniele Battaglia e Chiara Canzian. Ma anche degli altri talenti «di grande qualità ma cje dovrebbero avere più spazio e più possibilità» come dice Red. Delle emozioni vissute sul palcoscenico di Varese: «è stato bellissimo. Noi abbiamo provato a fare concerti più brevi ma non ce la facciamo». Quello di ieri sera è durato tre ore piene. Un bell’appuntamento per i fan, quello di questo pomeriggio, che si è concluso con una lunga fila pronta a farsi fare l’autografo: chi su i primissimi vinili dei Pooh, chi sulla chitarra, chi sulla cintura.
Foto: Luigi Masin
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