“Il fuoco ha distrutto il lavoro di una vita”
Gianpaolo Mazzucchelli racconta l'incendio e non demorde: "Rinasceremo come l'araba fenice. Mi dispiace per i clienti che avevano prenotato". Rientrati a casa gli sfollati della mattina, si è scoperto anche un furto
Il cortile si presenta come una distesa di macerie e acqua fuligginosa. È lo scenario del Mazzucchellis devastato dal fuoco dell’incendio che questa mattina ha preoccupato l’intero paese di Samarate e che è stato domato con fatica dai Vigili del Fuoco. I pompieri sono intervenuti in forze, con autopompe, botti e autoscale provenienti anche da Legnano e dal Comasco.
Il rogo ha distrutto molte delle strutture, ha bruciato completamente il magazzino e danneggiato il negozio, arrivando quasi a minacciare la villetta su due piani dove vivono i proprietari, "difesa" a fatica dai pompieri. Solo questa parte del complesso non è stata dichiarata inagibile, il resto è letteralmente devastato, coperto di macerie, plastica fusa, oggetti bruciati. E intorno, un vero lago di acqua putrida, colata fin dai tetti intaccati dalle fiamme: per verificare lo spegnimento di un sottotetto i vigili del fuoco hanno anche dovuto abbattere un muro interno. L’ultima squadra se n’è andata alle 16.20, a quasi 6 ore dal primo allarme.
Le fiamme sarebbero partite nel punto in cui si stava installando una porta antincendio. Forse una scintilla ha innescato il fuoco, come conferma il proprietario Gian Paolo Mazzuchelli: «L‘incendio ha preso i coriandoli, ce n’erano 400 chili in sacchettoni di plastica. Abbiamo cercato di spegnere le fiamme usando gli estintori, ma è stato inutile. Intanto mia figlia ha chiamato i vigili del fuoco. Li ringrazio davvero per quello che hanno fatto». Ora il signor Mazzucchelli pensa a come ripartire, consola la sua famiglia, affranta e disorientata dopo l’incendio. A loro è rimasta praticamente solo la casa (nella foto sotto: la scala e il cortile invaso dalle macerie), l’attività è tutta da ricostruire: «Ma il Mazzucchelli rinascerà più bello di prima, lo scriva. Saremo come l’araba fenice che rinasce dalle sue ceneri». Non si da per vinto, questo commerciante che anche stamattina, mentre le fiamme lambivano la sua casa, si diceva pronto a ripartire e pensava già a come avvertire i clienti. «Avevamo fatto una campagna pubblicitaria con i cartelloni, da Vergiate fino a Castano Primo. Tanti ordini per costumi, sabato c’era la fila, iniziavamo a consegnarli. Mi dispiace davvero tanto per i clienti – dice sfogliando il registro per gli ordini – per chi non avrà i suoi costumi, mi sento responsabile verso di loro». C’è l’orgoglio del suo lavoro, ma anche la paura di essere abbandonato, quando riprenderà il lavoro.
Trentadue le famiglie che in totale hanno dovuto abbandonare i condomini più prossimi alle fiamme, il 6 di via Marconi e il 10 di via Libertà: sono rientrati tutti a casa nel pomeriggio. «Ho avuto tantissima paura, quando ho visto quel fumo nero sono scesa subito» ci racconta ancora scossa una signora anziana che abita nel palazzo di via Libertà, sul lato verso il magazzino dei Mazzucchellis. «Io invece sono arrivata che quasi era tutto finito, ero al lavoro: mi sono spaventata, mi dicevano che bruciavano i garage» aggiunge una ragazza. Chi ha approfittato (forse) della situazione sono i ladri: nel pomeriggio si è scoperto che era stato "ripulito" un appartamento, portando via contanti e gioielli. Il proprietario però è assente da tre giorni, il furto – spiegano i carabinieri – potrebbe risalire anche alle ore precedenti o al pomeriggio di domenica: se n’è accorta nel pomeriggio la vicina che si è presa il compito di innaffiare le piante. Certo non si può escludere neppure che si sia trattato di un odioso episodio di sciacallaggio.
Per il resto gli altri residenti non hanno avuto danni: anche i garage a contatto con il magazzino in fiamme non sarebbero lesionati, anche se il Comando dei Vigili del fuoco deve ancora esprimersi sulla statica dell’edificio.
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