Il PdL celebra la convention e cerca alleanze

Il PdL punta però anche all’apertura al mondo dell’associazionismo, Petrone è soffisfatto già della prima risposta. "Credo che davvero sia elemento di pregio importante vedere come la città ha risposto alla chiamata, c’erano non solo uomini di partito, ma anche cittadini comuni. Ancora una volta il PdL dimostra di avere una macchina elettorale avviata ed efficente". Su un punto insiste Petrone: "Quelle che presentiamo non sono programmi, ma proposte di lavoro, che il maggior partito della città (il più rappresentato in consiglio, con 17 consiglieri) ha il dovere di presentare ma su cui vuole confrontarsi". Linee guida elaborate sulla base delle idee che furono alla base di quella che gli uomini del centrodestra chiamano "la svolta del 1997" (con Angelo Greco), "che ha trovato più convincente sviluppo a partire dal 2001 con Mucci". E’ l’idea della "svolta nella continuità", del lavorare per consolidare quanto fatto e rilanciarlo. "Chiarezza nelle cose da fare, tempi precisi, rispetto della parola data" sono le parole d’ordine ribadite dopo il lungo filmato che ha illustrato alla convention i successi dell’era Mucci e le opere completate o messe in cantiere.

Oltre alle tante liste personali utili ad aggregare consenso, però, il PdL tiene aperto uno spiraglio per la Lega, nonostante il diktat sul sindaco: "Aspettiamo e auspichiamo di vedere al tavolo anche la Lega, naturale alleato nel centrodestra. Speriamo che il leader massimo Umberto Bossi consenta alla sezione cittadina del carroccio di esprimere una posizione. Le comunanze sono comunque maggiori delle diversità, a loro chiediamo responsabilità per garantire una alleanza che sia vicente".