Oltre 41mila euro di bonus bebè “arretrati”

Dopo la sentenza che aveva giudicato discriminatorio il provvedimento, la Giunta delibera il pagamento a 83 famiglie che erano state escluse dal bonus

Oltre 41mila euro di “bonus bebè” arretrati. È quello che la giunta comunale ha deciso di pagare dopo la sentenza del tribunale collegiale di Milano che ha giudicato il provvedimento discriminatorio, condannando il comune a risarcire le famiglie che tra il 2007 e il 2010 non hanno attenuto il bonus. 83 i nuovi nati in questione: 3 nel 2007, 13 nel 2008, 16 nel 2009 e 51 nel 2010.
L’amministrazione aveva deciso di ricorrere in cassazione contro la sentenza. Ma così facendo non si sospende la sentenza del giudice. I pagamenti alle 83 famiglie saranno effettuati nei prossimi giorni: si tratta di 500 euro per ogni bambino e, come si legge nella delibera, al netto di eventuali debiti delle famiglie nei confronti del comune. Debiti come Ici arretrata, buoni pasto, o altro.
Il provvedimento del bonus bebè aveva aperto una grossa polemica, non solo in città ma anche sulla stampa nazionale. Prevedeva che per avere il contributo sul nuovo nato entrambi i genitori dovessero essere italiani e residenti a Tradate da almeno 5 anni. Il ricorso era poi stato presentato dall’associazione Farsi prossimo e Avvocati per niente, che in due gradi di giudizio (giudice ordinario e tribunale collegiale) avevano ottenuto il parere del giudice: la prima volta richiedendo al comune di modificare la delibera giudicata discriminatoria, la seconda sentenza ha introdotto anche il risarcimento per le famiglie che non lo avevano ottenuto. Dall’inizio del 2010 la delibera era stata sospesa in via precauzionale dal comune e non più ristabilita. Ora rimane aperto il procedimento in cassazione da parte del Comune.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Febbraio 2011
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