Pisani: «Accetto il dibattito, non le minacce»
L'assessore ai servizi sociali che ha promosso l'intitolazione della via allo storico segretario del Msi ha ricevuto una mail anonima che evoca per lui piazzale Loreto
«Non tornerò mai indietro sulla decisione di dedicare una via di Marnate ad Almirante, se poi sarà quella dove potrei andare ad abitare o un’altra poco importa. Non mi impunterò nemmeno se la decisione del sindaco sarà quella di fare un passo indietro». Lorenzo Pisani, assessore ai servizi sociali del comune di Marnate risponde così alle tante polemiche sollevate dal Pd cittadino, dall’Anpi e dal comitato Antifascista di Busto Arsizio in seguito alla delibera della giunta che prevede l’intitolazione di una strada ad uno degli uomini politici più discussi del dopoguerra, Giorgio Almirante.
Quello che però fa arrabbiare Pisani è la mail anonima inviata al suo indirizzo che augura testualmente all’assessore di "finire a testa in giù in piazzale Loreto", il luogo dove furono esposti i corpi ormai senza vita di Benito Mussolini e Claretta Petacci: «Accetto tutte le critiche, sono rispettoso delle posizioni del consigliere Flavio Castiglioni e dell’Anpi, anche di quelle del comitato Antifascista ma le minacce non le accetto». La mail è giunta questa mattina e Pisani ha immediatamente informato i Carabinieri dell’accaduto: «Non sono preoccupato, si tratterà di quelche giovane testa calda, ma non voglio che questo fatto trascenda in violenza che sia verbale o fisica». L’assessore, dal canto suo, è pronto a discutere con chiunque sulla figura di Almirante: «Non negherò mai che Giorgio Almirante è una figura politica ispiratrice per molti aspetti – racconta – ma sono consapevole che ha detto e fatto cose che non condivido, come ad esempio il manifesto della razza, ma vorrei anche ricordare che quel manifesto lo firmò anche un tale che si chiamava Amintore Fanfani, poi presidente del Consiglio. Sia Fanfani che Almirante rinnegarono quelle loro scelte ma il trattamento riservato al secondo non è mai stato equiparabile a quello che ebbe Fanf solo perchè Almirante rimase un uomo di destra».
Pisani elenca nomi di personaggi politici ai quali sono state intitolate centinaia di strade: «Penso a Berlinguer che omaggiò Tito, penso a Pertini che partecipò addirittura ai funerali del dittatore jugoslavo – ricorda l’assessore – eppure sono stato io ad inaugurare una via Pertini perchè ho saputo superare gli steccati ideologici e ho contestualizzato le scelte fatte da quel politico». Pisani non nega neanche il fatto che in quella via potrebbe andare ad abitarci: «Non è come è stato raccontato, non è sicuro che andrò a vivere in quella via – precisa – non so nemmeno se mi daranno l’ok al mutuo. Mi sembra un po’ prematuro». Certamente il tempismo di certe decisioni non aiuta e per questo lui stesso precisa: «Non pongo veti sulla via, per me si può decidere anche per un’altra strada ma non torno indietro sulla mia decisione – e conclude ironico – vivo parte della mia settimana a Roma, se qualcuno ha bisogno di me mi può trovare in via Gramsci».
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