Procura e Fiamme Gialle in un mare di fallimenti

Diffusi in un convegno con i commercialisti ai Molini Marzoli i dati sulla crescita delle bancarotte e dei reati connessi al fallimento di un'attività. Un superlavoro che Guardia di Finanza e Procura faticano ad evadere

Guardia di Finanza e Procura della Repubblica di Busto Arsizio in un mare di fallimenti. Sono sconfortanti i dati che sono stati diffusi oggi, lunedì, dal maresciallo Giovanni Antico (nella foto col magistrato Roberto Pirro Balatto) della Polizia Giudiziaria delle Fiamme Gialle di Busto Arsizio nel corso di un convegno dedicato ai commercialisti nel quale si è parlato del risvolto penale dei fallimenti societari. Se nel 2008 le istanze di fallimento sono state 199 nel 2009 questo dato è salito a 213 e nel 2010 a 251. I procedimenti penali iscritti per bancarotta presso la Procura di Busto sono passati dai 64 del 2008 ai 91 del 2010 con un aumento del 35% dei reati fiscali collegati a fallimenti e 131 indagati.

Un dato che mostra come la crisi economico-finanziaria mondiale abbia colpito anche una realtà come quella di Busto Arsizio e che mette anche a nudo le difficoltà, da parte della Polizia Giudiziaria, di fare fronte all’enorme mole di lavoro che costringe le Fiamme Gialle ad occuparsi principalmente dei casi più gravi di bancarotta fraudolenta. Gli esempi in questi due anni non sono mancati a partire dal crac Todomondo a Gallarate e quello della Agostini Cedis di Somma Lombardo o quello della Luigi Tosi, per citare i più noti, senza contare quello della Pro Patria del 2009. Centinaia di milioni di euro andati in fumo così come i posti di lavoro. Soldi che mancano anche alle casse del fisco e che la Guardia di Finanza cerca di recuperare impegnando tutte le forze sul campo.

Proprio per questo anche il magistrato della Procura di Busto Arsizio Roberto Pirro Balatto ha partecipato al convegno tenendo una vera e propria lezione sui risvolti penali di queste bancarotte. Il magistrato ha relazionato sul commercialista come ausiliario del giudice, sui principali quesiti in materia di bancarotta fraudolenta, sulle indagini bancarie e sulle rogatorie internazionali. Il tema, di grandissimo interesse per la categoria, ha permesso di esaurire in pochissimo tempo i posti a disposizione all’interno della sala Tramogge dei Molini Marzoli, dove si è tenuto il convegno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2011
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