Alfieri e Tosi (Pd): “No a Lonate: strutture fatiscenti e problemi di sicurezza”

I consiglieri regionali varesini commentano così l'ipotesi del Viminale di collocare parte dei profughi nell’ex aeroporto militare di addestramento

«Mentre il ministro Umberto Bossi pensa di affrontare il crescente flusso di immigrati con la minaccia del “foera di ball”, il suo compagno di partito Roberto Maroni approva il piano per dislocare nelle Regioni italiane circa 50.000 tra rifugiati e clandestini». È una contraddiziona fra fatti e parole, secondo il Partito democratico, la gestione dell’emergenza a Lampedusa da parte del governo e, in particolare, della Lega Nord.
Il Viminale, guidato da Maroni, ha individuato in Lombardia cinque siti per accogliere 10mila profughi africani.
In Provincia di Varese è stato individuato a Lonate Pozzolo il “Campo della promessa”, l’ex aeroporto militare di addestramento costruito nel 1916 e battezzato così dal Gabriele D’Annunzio, poi smilitarizzato e abbandonato dal 1992. Nel sito, su cui proprio oggi è arrivato il sostanziale via libera di Formigoni, dovrebbero trovare accoglienza non meno di mille immigrati.
«L’area è inadeguata per diversi motivi – dichiarano i consiglieri regionali del PD Alessandro Alfieri e Stefano Tosi -. È prossima all’aeroporto di Malpensa ed è delimitata da un sistema di recinzione facilmente eludibile. Gli edifici che sorgono sull’area sono in stato di incuria da quasi 20 anni, versano in condizioni fatiscenti e sono privi di servizi igienici. Di conseguenza la localizzazione di un campo profughi espone a rischi in relazione alla sicurezza dei cittadini di Lonate Pozzolo, dei comuni limitrofi e non ultimo, alla sicurezza nazionale, vista la vicinanza con un’infrastruttura strategica come lo scalo internazionale».
Secondo Alfieri e Tosi il sito sarebbe «l’ennesimo schiaffo per i cittadini di Lonate Pozzolo, che subiscono disagi per la vicinanza dell’aeroporto di Malpensa, destinati ad aumentare con la realizzazione della terza pista. Per non parlare delle conseguenze legate alle infiltrazione della ‘Ndrangheta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Marzo 2011
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