Attenti agli ultimi, possono fare brutti scherzi

Allo stadio Nereo Rocco la Triestina sfida il Varese di mister Sannino. Attenzione alle ali e a Godeas, un vecchio lupo d'area di rigore che non perde il vizio del gol

Attenti agli ultimi, posso fare brutti scherzi. Probabilmente in questo caso non arriveranno mai a essere mai i primi, ma c’è comunque da stare con le antenne sollevate. La Triestina che ospita il Varese sabato 19 marzo alle 15 al glorioso stadio Nereo Rocco non può più sbagliare. Dopo 31 turni di serie B i giuliani sono ultimi in classifica con 28 punti raccolti finora, frutto di 5 vittorie, 13 pareggi e 13 sconfitte. In casa in 13 match giocati gli alabardati hanno raccolto 15 punti (3 vittorie, 6 pari e 6 sconfitte). L’ultima partita gli uomini di Salvioni hanno raccolto un buon punto contro una delle favorite per la promozione, la Reggina. All’andata finì con una goleada per i biancorossi di mister Sannino, un netto 4-0 che lanciò il Varese nelle alte sfere della classifica.
 
Agli ordini di mister Salvioni ci sono uomini comunque di buon livello. A cominciare dal numero uno, Roberto Colombo, 35 anni portati splendidamente per il portiere monzese che ha un passato (nelle giovanili e in panchina) al Milan: in molte occasioni ha fatto autentici miracoli, chiedere alla Reggina per conferma. Proprio la difesa è il reparto che offre le maggiori garanzie (38 i gol subiti): in mezzo Cottafava e Malagò sono due certezze che non stanno facendo rimpiangere l’infortunato di lungo corso Scurto. Sulle fasce, nella difesa a quattro prediletta dall’allenatore dei giuliani, sono alternati Longhi, l’ungherese Filkor e l’ex granata D’Ambrosio, capaci di offrire copertura e spinta.  A centrocampo, fuori Lunardini infortunato, al centro posso giostrare Testori, Gissi o il giovane Gerbo. Sulle fasce ci sono i giocatori più talentuosi: Testini e Antonelli sono i leader della squadra, ma occhio anche al giovane Bariti e all’argentino Miramontes. Davanti, con il bomber Godeas, 35enne che la porta l’ha sempre vista da vicino, si alternano Marchi e Taddei, non esattamente dei bomber di razza: i gol all’attivo sono solo 24.
 
Salvioni fa giocare la Triestina con un classico 4-4-2. Difesa bloccata al centro, con i terzini che possono spingere: più D’Ambrosio che Longhi, con Filkor che è una valida alternativa d’attacco, dato che è più ala che terzino. In mezzo al campo due sono i mediani più abili in copertura che in impostazione, un limite che spesso impedisce agli avanti triestini di avere tante palle a disposizione. Sulle fasce invece ci sono dei veri e propri attaccanti dirottati sulle corsie laterali: Miramontes ha dribbling e spunti, Testini e Antonelli sono in grado di mettere cross e filtranti interessanti, Bariti ha energia e freschezza. Davanti occhio soprattutto a Godeas: senza Pesoli sarà dura arginare il suo peso in attacco soprattutto sulle palle alte. Una partita che sembrerebbe dall’esito scontato, ma che scontato non è. Perché la Triestina non ci sta a retrocedere e lo vuole dimostrare sul campo. Al Varese il compito di ricacciare i tentativi giuliani.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Marzo 2011
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