Business game, vince una scuola di Brescia
Il gioco organizzato dall'ateneo castellanzese ha visto trionfare l'Istituto Castelli con due squadre ai primi due posti mentre terzo si è classificata una scuola di Vicenza. Nella simulazione è stata inserita anche la crisi
L’istituto tecnico “Castelli” di Brescia sbanca l’edizione numero otto dei Business Game, il gioco organizzato dalla Liuc che coinvolge migliaia di studenti superiori di tutta Italia nel quale bisogna creare e gestire un’impresa secondo le regole dettate da un programma. I migliori a fare tutto questo, quest’anno, sono stati gli studenti della squadra 3 dell’istituto bresciano, seguiti dai compagni di istituto della squadra 4 mentre al terzo posto si è classificato il team 6 dell’Istituto tecnico commerciale Piovene di Vicenza. Dopo che nel 2010 era stato il sud Italia a prendersi la vetta della classifica quest’anno tornano a vincere le scuole del nord. Menzione speciale per l‘Istituto Calabretta di Soverato che, arrivato sul podio l’anno scorso, quest’anno si è dovuto accontentare del titolo di miglior squadra nel settore vendite.
La premiazione degli studenti è avvenuta questo pomeriggio, venerdì, in un’aula dell’università Cattaneo alla presenza del rettore Andrea Taroni, della rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale Maria Grazia Meneghetti del creatore di questo gioco professor Andrea Mari e del professor Michele Puglisi. La fase finale del gioco, svoltasi nella mattinata, ha determinato il risultato finale che ha visto stravincere l’istituto tecnico bresciano. Positivi i commenti del professor Puglisi e del professor Mari che hanno sottolineato l’importanza delle variabili che sono state inserite per rendere il gioco più difficile e intrigante: «Abbiamo inserito la questione della crisi immaginando uno shock nella fornitura e nel costo di una materia prima – ha detto Mari – ma gli studenti hanno saputo affrontarla con buoni risultati».
Il rettore Taroni ha invece sottolineato come sia venuta fuori la capacità degli stessi studenti non aiutati (almeno ufficialmente) dai loro professori tutor: «I risultati delle prove preliminari con la presenza degli insegnanti – ha detto Taroni – non sono stati diversi di molto da quelli riscontrati nella fase senza tutor. Questo è un buon segno per l’imprenditoria italiana». I numeri del Business Game sono in continua crescita e quest’anno si è toccato il tetto delle 277 squadre per poco meno di 100 istituti provenienti da tutta Italia. L’anno prossimo, lo ha ribadito anche il rettore, si vuole superare il muro dei 300 team in gara.
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