Caso del turbante, l’ambasciatore nuovamente convocato

L'allenatore di golf Amritinder Singh di nuovo al centro della polemica: ieri sarebbe stato costretto nuovamente a togliere per questioni di sicurezza il turbante che indossa per motivi religiosi

Il caso del turbante torna a mettere in difficoltà i rapporti tra India e Italia. L’ambasciatore a New Delhi, Giacomo Sanfelice di Monteforte, è stato nuovamente convocato oggi pomeriggio dal ministero degli Esteri indiano per una protesta ufficiale sul caso dell’allenatore di golf Amritinder Singh (allenatore di golf del campione indiano Jeev Milkha Singh): l’uomo, di fede sikh, era stato costretto a sfilarsi il turbante durante un controllo a Malpensa lo scorso 15 marzo. Il caso si sarebbe ripetuto ieri, martedì 22 marzo. Il rappresentante della Farnesina aveva già presentato le scuse e chiarito l’incidente la scorsa settimana. Sea, società che gestisce lo scalo di Malpensa, aveva spiegato che si è trattato di una questione di sicurezza e che l’aeroporto è attrezzato per gestire situazioni simili.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Marzo 2011
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