Che cosa vuol dire essere italiano? Rispondono gli studenti

L'articolo integrale della "Voce degli Studenti" in cui i ragazzi spiegano cosa pensano dell'Unità d'Italia

Tutti sanno che nel 2011 l’Italia compie 150 anni. In un sondaggio presso le classi del triennio, ecco come gli studenti del liceo rispondono alle nostre domande su questo compleanno. 

Sei orgoglioso di essere italiano? Perché sì e perché no? 
La maggior parte degli intervistati dice di essere orgogliosa del nostro patrimonio storico, artistico e culturale, del clima del nostro Paese, del cibo e delle tradizioni. È emerso però che gli studenti non sono orgogliosi dell’odierna amministrazione statale, del carattere rissoso/permaloso che alcuni italiani possiedono e dello scarso interesse per il futuro. C’è poi chi ha detto di essere orgoglioso di essere italiano, ma non degli italiani che non si sentono tali. Altri hanno evidenziato gli aspetti negativi del nostro Stato, per cui è difficile sentirsi fieri: “È un Paese dove la mafia è diffusissima, lo Stato va a rotoli, la scuola pubblica viene sempre più peggiorata, i posti di lavoro scarseggiano”. Infine, qualcuno ha espresso la sua indifferenza a riguardo. 

Che cosa vuol dire per te essere italiano? 
“Essere nata in uno Stato, essere parte di una regione definita”; “appartenere allo Stato che è la culla della civiltà e che da un certo punto di vista è invidiato e conosciuto nel mondo per i suoi tratti caratteristici”; “che vieni identificato con uno stereotipo: pasta, mandolino, mafia”; “vuol dire… non ne ho idea”; “avere un’eredità storica e culturale unica in tutto il mondo, il che è positivo, ma anche essere consapevole di ciò che non va”; “essere nata in questo Paese e ritrovarsi nei suoi aspetti positivi”. 
Come t’immagini l’Italia nel futuro? 
Ci sono stati due schieramenti netti: ottimisti e pessimisti. C’è chi pensa che l’Italia diventerà migliore e chi, al contrario, pensa che peggiorerà. Ecco alcune risposte: “Siccome questo non è un bel periodo, nel futuro spero in un’Italia che reagirà in manieri positiva: la storia è ciclica e dopo i momenti bui, ci sono quelli luminosi”. “Sarà molto peggio: tutti più egoisti e leccapiedi perché ognuno pensa solo al suo interesse e non si cura degli altri”. “Potrebbe avere qualche margine di ripresa dei valori, almeno questo è ciò che spero”. 

E il tuo futuro? In Italia? 
C’è chi prevede che studierà in Italia perché pensa “che ci siano anche delle università che mettono alla prova il ragazzo” e chi pensa che lavorerà all’estero portando l’Italia nel cuore. 

Credi che sia un fatto positivo che l’Italia sia unita? Siamo uniti adesso? 
Alla prima domanda hanno risposto quasi tutti “sì”, mentre alla seconda “no”, per differenti motivi. Molti credono che la divisione politica sia motivo di divisione sociale. Prevale l’idea che ci sia un divario tra Nord e Sud sia a livello culturale sia sociale. “L’unità d’Italia è stata creata su base ideologica, astratta”, sostengono. 

Che cosa augureresti all’Italia per il suo 150° compleanno? 
“Auguro all’Italia di ritornare un Paese in cui gli abitanti possano fidarsi l’uno dell’altro”. “Le auguro di apparire migliore agli occhi del mondo”; “di lasciare più spazio a tutti, che non si continui più con questa situazione, che ci sia più libertà per tutti e meno bisogno di raccomandazioni”; “spero che arrivi qualcuno che sappia governare meglio lo Stato, che faccia ciò che serve”. “Vorrei che l’Italia possa ritrovare lo spirito unitario, che possa superare le divisioni e che possa raggiungere un’unione ancora più grande in Europa”. “Mi auguro che riprenda i valori per cui è conosciuta positivamente all’estero”. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2011
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