Ecco le dieci catene d’alberghi ecosostenibili

A stilare la top ten l'associazione di consumatori Altroconsumo: al primo posto la catena Accor

La vacanza – crisi o non crisi – è diventata un diritto.
Tant’è vero che secondo l’Istat gli italiani nel 2010 hanno fatto cento milioni di viaggi: una cifra considerevole, nonostante si sia registrato un calo del del 12,4% rispetto al 2009.
Una fonte di guadagno per i paesi turistici, un occasione per togliersi lo stress, ma anche una ferita per l’ambiente: poichè ogni cittadino europeo che mediamente consuma nella propria casa circa 150 litri di acqua al giorno, quando è in vacanza in un hotel a cinque stelle (tra docce, piscina e campi da golf) ne consuma quasi !000. E non va molto meglio se per risparmiare sceglie un più modesto “tre stelle”: lì ne consuma comunque quasi 500.

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Per questo l’associazione indipendente Altroconsumo ha fatto un indagine per valutare il grado di ecosostenibilità di 10 grandi gruppi alberghieri internazionali e ne ha poi stilato la “Top ten” verificando quanto siano rispettosi dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori attraverso questionari, documenti aziendali e visite dirette.   I parametri presi in considerazione dall’associazione dei consumatori sono la trasparenza, ossia il grado di collaborazione all’indagine, le politiche aziendali impegnate nella responsabilità sociale, l’assistenza clienti, intesa come sensibilizzazione verso il turismo responsabile, le condizioni dei lavoratori, gli aspetti socio-economici, ovvero il rispetto della cultura e delle tradizioni locali e la politica ambientale rivolta verso l’eco-gestione di acqua, energia e rifiuti.

Al primo posto si piazza la catena Accor, che dimostra un impegno maggiore e stacca notevolmente gli altri gruppi totalizzando giudizi positivi sotto tutti i profili analizzati. Tra le altre delal top ten Sol Melià è più attenta agli aspetti sociali, Marriott è stata la più collaborativa ed è l’unica che si è impegnata a pagare un salario di sussitenza, che garantisce un livello di vita dignitoso. Carlson prevede nei menu alimenti biologici e prodotti locali e pratica su ampia scala la raccolta differenziata dei rifiuti e il compostaggio. Intercontinental ha cominciato a tener conto dell’impoverimento dell’ambiente, Starwood ha un’efficiente gestione delle risorse idriche. Barceló ha appena iniziato il suo cammino verso la responsabilità sociale, mentre il comportamento di Hilton è controverso: sebbene sulla carta abbia buone politiche (soprattutto sul risparmio di acqua ed energia) la loro messa in pratica rimane limitata. Iberostar, invece, non ha ancora raggiunto livelli accettabili. Infine Riu, in fondo alla top-ten, ha conseguito giudizi negativi in tutti i parametri analizzati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Marzo 2011
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