Gavirate diventa terra d’Australia
Con una cerimonia ufficiale è stata consegnata alle autorità di Canberra dal Presidente della Provincia Galli la palazzina che verrà inaugurata dagli atleti del tennis tavolo
Polizia locale, Protezione civile, Polizia provinciale, Carabinieri. E ancora, mezzi nautici della Croce Rossa, della Polizia e della Procive. Vietato parcheggiare, vietato raggiungere la pista ciclabile, vietato persino imboccare la provinciale in direzione Varese.
Lungolago blindato, questa mattina giovedì 3 marzo, a Gavirate in occasione dell’inaugurazione dell’hub degli australiani. La palazzina a forma di "elle" costruita, dopo intenso dibattito, per ospitare le rappresentative sportive provenienti dalla terra dei canguri, è stata ufficialmente consegnata alle autorità sportive di Canberra che la animeranno per i prossimi vent’anni.
Un parterre di politici, autorità istituzionali e sportive, atleti ha seguito una cerimonia volutamente recitata in inglese per ribadire la territorialità australiana in questo pezzetto di provincia varesina.
A fare gli onori di casa Johan Coates, Presidente dell’Australian Olympic Commitee, Mark Arbib, Ministro dello Sport australiano e Warwik Forbes il general manager dell’Australian Institute of Sport che per tre anni ha seguito da vicino la realizzazione del hub sportivo in terra straniera, prima esperienza di questo tipo a livello internazionale. Invitati eccellenti il Presidente della Provincia Dario Galli, l’onorevole Marco Reguzzoni che diede avvio all’opera sei anni fa. Tra i presenti anche il Sindaco di Gavirate Felice Paronelli con molti membri della giunta e del consiglio comunale locali, oltre al Prefetto Simonetta Vaccari e ai consiglieri regionali Giangiacomo Longoni e Renzo Bossi. Tra gli sportivi nostrani anche Dino Meneghin, Cecco Vescovi, Noemi Cantele, Elia Luini, Fabrizio Macchi.
Alle ore 11, Dario Galli e Mark Arbib hanno scoperto ufficialmente la targa che assegna all’Australia la palazzina dove arriveranno gli atleti impegnati in competizioni in Europa.
Il primo arrivo è previsto tra due settimane quando giungerà la rappresentativa del tennis tavolo, ma, a seguire, un quadrangolare tra nazioni porterà le squadre di basket in carrozzina di Italia, Australia, Sud Africa e Francia ( da metà aprile). Seguiranno gli atleti di vela femminile, football australiano, canoa, canottaggio, ciclismo e para ciclismo.
Nei discorsi ufficiali è stata ribadita più volte la lunga amicizia che unisce i comitati nazionali del CIO, un’amicizia nata in occasione del doppio appuntamento del ’56 Cortina in inverno e Melbourne in estate. Il rappresentante del Coni Giovanni Petrucci ha invitato la provincia a non sottovalutare l’enorme potenzialità di una presenza simile che permetterà anche agli atleti locali di avere diretto raffronto con avversari di grande levatura sportiva. Un invito che il territorio, però, raccoglie da tempo visto che formazioni sportive di vario genere frequentano e utilizzano strutture ricettive e impianti sportivi vicini a Gavirate e Castronno da molti anni.
Tra i presenti anche il corrispondente di un’agenzia d’informazione australiana per dare riscontro di una realtà ancora abbastanza sconosciuta alla popolazione australiana, ma che diventerà sempre più nota tra gli sportivi: "Il nostro ringraziamento – ha infatti detto John Coates – va al governo di Canberra per aver voluto sostenere e voler finanziare la migliore preparazione dei nostri atleti anche in vista di Londra 2012".
Venticinque camere, palestre, spogliatoi, centro di riabilitazione con piscine e sale di fisioterapia: l’hub è pronto a vivere la sua vita australiana con la prospettiva di aprire anche al territorio sportivo, medico, scientifico. Anche se non è ancora stabilito quando e su quali basi.
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