“La manifestazione del Telos ha leso la libertà di tutti”
Presa di posizione del coordinatore cittadino del gruppo Unione Italiana dopo le tensioni di sabato pomeriggio tra i ragazzi del Telos e la polizia

«Ci domandiamo come possa una manifestazione, contro degli "avvisi orali" inviati dalla Questura ad alcuni attivisti, trasformarsi in simile putiferio – spiega Paticella. Unione Italiana crede fermamente nel diritto di poter manifestare liberamente la propria libertà di pensiero, come sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione, ma condanna altrettanto fermamente atti violenti volti a ledere la proprietà pubblica e privata. Il clima di tensione venutosi a creare in città lo scorso sabato ha leso paradossalmente la libertà personale di tutti: cittadini, manifestanti, forze dell’ordine e commercianti».
Paticella pone delle domande dirette ai manifestanti: «Se la volontà fosse stata davvero pacifica perché coprirsi il volto? Perché indossare caschi da motociclista? Non si condanna nessuno a priori, soprattutto quando le intenzioni sono realmente pacifiche, ci chiediamo però perché i ragazzi del Telos non siano stati in grado di isolare determinati individui che hanno poi portato alla generazione degli scontri. Chiediamo ai ragazzi di Telos di mettersi nei panni di chi sabato ha subito danni: i cittadini, che non hanno potuto di godersi in serenità la propria città; i commercianti, che hanno subito un forte danno economico. Alle Forze dell’Ordine, che nonostante ciò che i ragazzi di Telos pensano, erano lì per garantire anche la loro sicurezza e la possibilità di farli manifestare pacificamente. Provino ora a riflettere: è in questo modo che intendono dimostrare il loro pensiero? Noi ci chiediamo come facciano a non capire che comportamenti di questo genere non giovano alla loro causa, e per di più allontanano il pensiero comune dalle loro esigenze e da quanto per loro è importante».
«La manifestazione dei centri sociali era a rischio e non andava autorizzata – duro il commento anche del capogruppo della Lega Nord, Angelo Veronesi -. Non abbiamo niente contro i giovani del TeLOS. Per noi sono cittadini della Padana e le loro idee, anche se non condivisibili, meritano lo stesso rispetto che hanno quelle di tutti gli altri cittadini padani. Finchè le cose rimangono in ambito democratico, allora nulla da obiettare. Se però la manifestazione diventa un atto di guerriglia, allora le cose cambiano drasticamente».
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