La Tirreno-Adriatico premia Evans, Basso giù dal podio
Cancellara va come un treno nella cronometro che incorona l'australiano, il quale fa una dedica ad Aldo Sassi. Gesink e Scarponi completano il terzetto, Ivan quarto ma soddisfatto
Si decide ancora sul filo dei secondi la Tirreno-Adriatico, che torna a premiare gli stranieri dopo le recenti vittorie di Scarponi e Garzelli. A trionfare è l’australiano d’Insubria, Cadel Evans, giunto in maglia azzurra alla vigilia dell’ultima cronometro (9,1 km sul lungomare di San Benedetto del Tronto) ed è bravo a conservarla per 11" sul contrattacco dell’olandese Robert Gesink (Rabobank) che rimonta due posizioni in classifica ma non riesce a spodestare il capitano della Bmc.
A farne le spese sono Michele Scarponi e il varesino Ivan Basso (foto): l’uomo della Lampre retrocede in terza posizione, il leader della Liquigas finisce quarto a causa di una cronometro non entusiasmante. Basso chiude con 11’16" e fa peggio dello stesso Scarponi e degli altri uomini di classifica, compreso il compagno di squadra Nibali. Onesta la prova dell’altro varesino Stefano Garzelli, campione uscente: il capitano dell’Acqua&Sapone ha ceduto il "tritone", simbolo della Tirreno, dopo una crono percorsa in 11’19".
La tappa va invece a Fabian Cancellara: lo svizzero della Leopard-Trek ha come da pronostico messo le ali, coprendo il percorso in 10’33"; bravi alle sue spalle Lars Boom e il primo italiano, Adriano Malori, iridato contro il tempo a Varese 2008.
«Per me è stata una buona Tirreno-Adriatico – ha detto Ivan Basso ai microfoni Rai subito dopo l’arrivo – Non la giudico ottima perché volevo provare a vincerla o a salire sul podio. Sono comunque soddisfatto per la mia settimana di gara in questo contesto e tutto sommato anche per il risultato che ho colto; riparto da qui per fare una buona primavera». Il varesino fa poi i complimenti a Evans: «Credo abbia vinto il più forte: Cadel è un grande campione e un professionista esemplare, che sa prepararsi molto bene agli appuntamenti che contano. Penso che la tappa di ieri (vittoria di Evans a Macerata ndr) abbia dato il verdetto decisivo».
Ora Basso volerà in Spagna, saltando la Milano-Sanremo di sabato prossimo: «Non ci sarò perché purtroppo non è una corsa adatta a me, e inoltre la squadra ha altri programmi. Per questo mi auguro di vedere un ottimo Nibali, che può davvero fare bene. Io parto invece domenica per la Vuelta a Catalunya e proverò a mettermi in luce laggiù».
«Quando a -5 chilometri dall’arrivo ho saputo della rimonta di Gesink ho avuto un po’ di timore e ho dovuto ritrovare il mio ritmo di pedalata ideale – dice invece Evans – Sono contento: mi sono allenato davvero bene quest’inverno, con motivazione e voglia di fare nel rispetto del lavoro preparato da Aldo Sassi: il suo ricordo mi ha dato una grande spinta per questo successo».
Classifica finale: 1) Cadel EVANS (Aus-Bmc); 2) Robert Gesink (Ola-Rabobank) a 11"; 3) Michele Scarponi (Ita-Lampre) a 15"; 4) Ivan Basso (Ita-Liquigas) a 24"; 5) Vincenzo Nibali (Ita-Liquigas) a 30".
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