Sull’accoglienza dei profughi Formigoni apre
Il presidente della Regione dichiara che la Lombardia collaborera nell'accoglienza dei profughi ma apre un fronte di polemica interno e con l'opposizione
Il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni apre alla possibilità di accogliere fino a 9 mila profughi in Lombardia. Il governatore lo ha dichiarato proprio oggi che «La Lombardia è pronta a fare la sua parte – ha assicurato il governatore Roberto Formigoni – ma prima è importante identificare gli irregolari dai profughi, lavoro che dovrebbe essere fatto nei centri di prima accoglienza. Le tendopoli? Potrebbero avere anche aspetti positivi».
Le parole di Formigoni hanno aperto immediatamente una polemica interna al centrodestra stesso con la Lega pronta a mettersi di traverso e alcuni esponenti dello stesso Pdl poco inclini ad accettare le tendopoli. L’assessore alla Protezione Civile Romano La Russa: «Con le tendopoli ci sono troppi aspetti negativi». A confermare che anche tra i leghisti monta la protesta ci ha pensato il capogruppo del Carroccio in Regione, Stefano Galli: «Fosse per me, di profughi io non ne prenderei nemmeno uno. Abbiamo già dato. Ci pensino i francesi e gli inglesi».
«Con il voto di Lega e Pdl il Consiglio regionale con un ordine del giorno, di fatto, dà il via libera in Lombardia all’arrivo di circa 10mila immigrati provenienti dalla crisi del Nord Africa. L’ordine del giorno è stato approvato con il voto contrario delle opposizioni che non si sono fatte coinvolgere in un regolamento di conti interno alla maggioranza», commenta Luca Gaffuri, capogruppo regionale del Pd.
L’ordine del giorno invita infatti «il presidente e la Giunta a sostenere attivamente l’azione e le richieste del Governo» e affinché non ci siano dubbi, nell’ordine del giorno vengono ricordate le richieste del Governo: «Visto che il Ministro Maroni ha chiesto alle regioni di ospitare 50mila profughi e di utilizzare il criterio di proporzionalità demografica e che il presidente Formigoni ha chiesto che si tenga conto degli effettivi indici di affluenza». Conclude Gaffuri: “Il doppiogiochismo della Lega, abituata a dire nei nostri comuni una cosa e a farne un’altra nei palazzi dove governa, ha le gambe corte e finalmente viene smascherato”.
L’Unione di Centro al Pirellone ribadisce la necessità di «convocare il Ministro Maroni per riferire al Consiglio Regionale una volta per tutte le sue decisioni in merito alla gestione dell’emergenza profughi».
Il Capogruppo centrista, Gianmarco Quadrini, lo ha sottolineato in una nota
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