Terremoto: “Ecco come viviamo il giorno dopo”

Continua la testimonianza di Erica, che da Tokyo racconta il Paese dopo il sisma e lo tsunami. “Qui ancora scosse”

Erica Borile è in Giappone da diversi anni per motivi di lavoro. Si è trovata in centro a Tokyo durante le scosse che hanno devastato il Paese. Ecco la sua seconda testimonianza dalla capitale del Sol levante, tra la compostezza dei giapponesi e le paure per le centrali nucleari

erica tokyoLe voci e le notizie più confuse si sono rincorsi tutto il giorno, ma pare che riguardo alla centrale nucleare il peggio sia scongiurato… Almeno secondo la versione ufficiale! Non ci resta che credere!
C’è stata un’esplosione questo pomeriggio poco prima delle quattro ad uno dei reattori nuclari per la produzione di energia elettrica a Fukushima, una delle zone più colpite dal sisma e dallo tsunami. Si è temuto che l’esplosione e la conseguente perdita riguardassero il reattore stesso, ma pare che non sia così, ma che si trattasse di un livello più esterno (forse il sistema di raffreddamento). Ora si stanno operando per fare in modo di raffreddare il prima possibile il reattore mentre per precauzione hanno esteso il raggio di sfollamento a 20 km dal reattore nr. 1. Pare anche che il livello di radiazioni stia scendendo rispetto a quello misurato precedentemente durante la giornata.
Diciamo che ci sentiamo un po’ più sicuri.
Devo però dire che finora mi sembra che tutti si siano mossi con tempismo e sapendo cosa fare, e si sono evitati falsi e inutili allarmismi, quindi sono propensa a credere che non ci stiano esponendo a rischi inutili…..
Le scosse di assestamento continuano, pare che l’epicentro si sia spostato verso sud (verso Tokyo), ma a parte una scossa più sensibile oggi pomeriggio (giusto poco prima dell’esplosione), le altre non sono di particolare rilievo, almeno qui a Tokyo.
Rimaniamo comunque in ansia per le zone più duramente colpite… Intere zone spazzate via dalle scosse e dai successivi tsunami. Il numero ufficiale dei morti credo sia ormai vicino alle 700 unità, e altrettante sono le persone di cui ancora non si hanno notizie precise. Di sicuro il numero di 1000 tra morti e dispersi è destinato ad aumentare nelle prossime ore.
Stiamo a vedere come evolve la situazione domani!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2011
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