Anonimi riempiono gli spazi elettorali con manifesti di Bobby Sands

L'azione si è svolta nella notte tra ilo 13 e il 14 aprile. Secondo gli autori il gesto vuole sottolineare l'importanza di eleggere uomini liberi per governare le istituzioni. Un segnale per tutti: partiti, politici e cittadini

Per una cittadinanza coraggiosa e partecipe oggigiorno: il messaggio di libertà di Bobby Sands (foto a sin.) e dell’Irlanda. Con questa motivazione ieri notte, mercoledì 13 aprile, “ignoti” hanno inteso commemorare il grande martire irlandese Roibeard Gearóid Ó Seachnasaigh, meglio conosciuto come Bobby Sands, morto trenta anni fa al termine di uno sciopero della fame durato sessantasei giorni.
Di seguito riportiamo il testo allegato alle immagini che ci sono state inviate dagli autori del gesto i quali, dopo un tentativo di contatto da parte di Varesenews, hanno precisato che a breve verranno allo scoperto e che il messaggio che hanno voluto lanciare è direttamente collegato al periodo elettorale che si sta vivendo in città.

Il potere imperialista e prevaricatore inglese lo aveva rinchiuso nel carcere di Long Kesh per la sola ragione che la sua lotta pacifica per la libertà di tutti gli irlandesi risvegliava le coscienze della gente e contrastava gli interessi poltico-economici dei colonizzatori. La sua vita testimonia l’impegno costante di un uomo per la libertà del suo popolo: Sands non si macchiò mai di reati di sangue, subì ripetute violazioni dei propri diritti umani e sia lui che gli altri prigionieri politici irlandesi vennero sottoposti a periodi di carcere non preceduti da regolari processi e caratterizzati da continui pestaggi.  Protestare pacificamente contro un sistema animale che massacrava un intero popolo e la sua identità non era consentito nell’Irlanda del Nord di quegli anni e chi si opponeva, anche con mezzi non cruenti, come Sands, veniva rinchiuso e sceglieva di perire nell’inedia più assoluta. Numerose furono le vittime di quel sistema di potere. Le accuse più gravi formulate contro Bobby Sands vennero lasciate cadere: per giustificare l’ultimo periodo di prigionia il sistema giudiziario inglese lo condannò a 14 anni di carcere per possesso illegale di armi (nell’auto su cui viaggiava venne “ritrovata” una pistola!). Durante l’esecuzione della condanna, il 9 Aprile 1981 Sands, candidato per un elezione suppletiva al parlamento di Westminster, venne eletto a scapito del concorrente unionista e filo-inglese. Il 5 Maggio 1981 Bobby Sands moriva per le conseguenze dello sciopero della fame intrapreso ma la sua morte lasciava, senza ombra di dubbio, un segno indelebile nella coscienza della gente che finalmente, attraverso la sua testimonianza e le sue poesie scritte in carcere, si risvegliò e si erse contro il potere illiberale ed antidemocratico degli invasori: oltre 100.000 persone seguirono i suoi funerali, negli anni a seguire quest’onda sarebbe cresciuta e si sarebbe abbattuta inesorabilmente e vittoriosamente sui prevaricatori. La vita di Sands ci testimonia che uomini liberi votarono ed elessero un uomo libero. Qui ed ora, in questa nostra Busto, noi ci chiediamo: è ancora possibile?

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Pubblicato il 14 Aprile 2011
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