Cassinetta, il paese che non consuma prati e boschi
Martedì sera Sinistra Ecologia e Libertà ospita Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano. Un paese alle porte di Milano, che da anni cresce, ma senza usare le aree naturali
Un Comune dove aumentano gli abitanti, ma dove non si consuma un solo metro quadro di prati o di boschi. Possibile? Sì, possibile. Anche alle porte di Milano, in mezzo al mare dilagante di villette e palazzine a schiera. Il Comune si chiama Cassinetta di Lugagnano, il suo sindaco Domenico Finiguerra (nella foto) da 9 anni governa con in testa il "sogno" del consumo di territorio zero. Martedì 19 aprile Finiguerra sarà alla Cooperativa Arnatese CUAC di via Torino 64 alle ore 21, ospite di Sinistra Ecologia e Libertà: presenterà come la sua amministrazione ha fermato il cemento, mantenendo i servizi, eliminando gli sprechi e mettendo gli interessi dei cittadini al centro delle scelte della politica cittadina. Con lui saranno presenti Chiara Cremonesi, consigliera regionale di Sinistra Ecologia Libertà, la consigliera comunale Cinzia Colombo e il candidato sindaco del centrosinistra Edoardo Guenzani.
«A dimostrare – spiegano quelli di SEL – che la Gallarate di oggi, con i suoi palazzoni invenduti e centri commerciali che hanno fatto della città un agglomerato urbano del tutto simile ad altri, che non restituisce più la storia della città, è frutto delle decisioni locali, compiute dal sindaco, giunta e consiglio comunale. E che scelte diverse possono essere compiute». Insomma, che l’idea di una crescita che non consuma territorio è possibile e non è «solo una promessa da campagna elettorale».
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