Conoscere Lourdes e l’Unitalsi attraverso le parole d una miracolata

Elisa Aloi racconterà la sua storia anche a Busto nel teatro parrochiale di Sant'Anna il prossimo 7 maggio

Incontrare una miracolata, e sentirne dalla viva voce l’esperienza, è un’opportunità che diventa occasione per conoscere meglio la realtà di Lourdes. Con questo intento l’Unitalsi Lombarda accoglierà presto Elisa Aloi, per la prima volta ospite in terra di Lombardia, che è testimone vivente di un miracolo. La donna, siciliana di Patti, interpreta la vita come un pellegrinaggio che si rinnova ad ogni trasferta a Lourdes.

La sua è la storia del 61. Miracolo compiuto per riconosciuta intercessione della Vergine e l’occasione di ascoltare l’interessata è da considerarsi come un ulteriore dono della Madonna. Perché la giovinezza di Elisa Aloi è stata di quelle davvero segnate dalla malattia: il tumore bianco – artrite tubercolare purulenta – si manifestò quando lei non aveva neppure diciotto anni e avrebbe trascorso un decennio tra ricoveri e interventi, ingessature e solitudine. Una via crucis: dal ginocchio destro si diffondono focolai alla coscia e al gomito, moltiplicandosi dolorosamente. Ridotta a 45 chili di peso, nel 1957 Elisa Aloi raggiunge Lourdes: in pessime condizioni di salute, non pare avere giovamento e nel volgere di alcuni mesi il suo stato si aggrava ulteriormente, come certificano desolanti cartelle cliniche. Focolai d’infezione, fistole, compromissione dello stato fisico generale, febbre, atrofia muscolare; e inefficacia di ogni terapia, per quante ne fossero state sperimentate. Ma i l 4 giugno 1958 Elisa Aloi è nuovamente pellegrina a Lourdes. Praticamente ingessata, non potendosi bagnare chiede che l’acqua della fonte le sia iniettata nei tubi di drenaggio e che la si utilizzi per medicarle le ferite. Passano tre giorni e la suppurazione scompare; ormai nelle vicinanze di Messina, sulla strada del ritorno, un’ultima medicazione in treno mostra bende pulite e ogni fistola chiusa. Il medico che l’aveva avuta in cura deve certificarne il ritorno da Lourdes “completamente guarita e in condizioni fisiche tali da non poter credere si trattasse della medesima persona che era partita in condizioni disperate”.

La guarigione viene accertata dal rigoroso Bureau Médical di Lourdes, prima da un collegio di otto medici, poi da uno di quattordici: i sanitari ne attestano unanimemente il carattere inspiegabile, confermato dal Comitato medico internazionale nell’aprile 1961. Quattro anni dopo la guarigione sarà dichiarata miracolosa dalla Chiesa, a maggior gloria della Vergine di Lourdes cui Elisa Aloi non ha mai smesso di attestare gratitudine con una vita che, dopo il matrimonio e nonostante il parere contrario dei medici, l’ha resa quattro volte madre. A Lourdes, sorella di carità unitalsiana, discreta e umile, Elisa Aloi torna ogni volta come a casa propria, dalla Mamma.

Elisa Aloi racconterà la sua storia, nella fulgida prospettiva di Lourdes, in una piccola serie di incontri organizzati dall’Unitalsi Lombarda che si succederanno a inizio maggio: giovedì 5, alle 20.45, al Cinema Nuovo, in via Cascina del Sole di Novate Milanese (a cura della sottosezione Unitalsi di Bollate, telefono 02.35.05.145); venerdì 6, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano di Olgiate Comasco (a cura della sottosezione Unitalsi di Como, telefono 031.30.44.30); sabato 7, alle 21, nel Teatro della parrocchia di Sant’Anna di Busto Arsizio (a cura della locale sottosezione Unitalsi, telefono 0331.32.22.33) e domenica 8, alle 15.30, nel Cineteatro Sant’Angelo di Lentate sul Seveso (a cura della sottosezione Unitalsi di Seveso, telefono (335 80 31 640 ).

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Pubblicato il 28 Aprile 2011
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