“Dimissioni se sotto processo”. Ma nessuno accetta la proposta di Meladri

Il candidato della Federazione della Sinistra aveva proposto un patto tra gli aspiranti sindaco: tre impegni precisi per chi sarà eletto. Passate due settimane, gli altri non hanno aderito

Un impegno per la trasparenza e l’etica: è la richiesta che Ennio Melandri, candidato sindaco della Federazione della Sinistra, ha fatto agli altri aspiranti sindaci di Gallarate. Sono passate quasi due settimane da quando fece circolare la sua "lettera aperta" con la proposta, ma ancora oggi non ci sono risposte all’appello a sottoscrivere tre impegni, due specifici e uno più generale.
La proposta di Codice Etico era rivolta ai sindaci e anche per i singoli componenti delle liste a sostegno prevedeva due punti molto chiari: l’assenza, all’atto della candidatura, di condanne penali anche di primo grado e di rinvii a giudizio per reati non d’opinione e l’impegno alle dimissioni dall’incarico istituzionale (Consigliere, Assessore, Sindaco) in caso di rinvio a giudizio per reati non d’opinione. Da ultimo Meladri chiedeva di mettere anche l’impegno ad evitare, nell’ambito della propria attività istituzionale, ogni possibile conflitto d’interesse.

La richiesta era di allegare il Codice Etico sottoscritto al programma che è stato depositato all’Ufficio Elettorale Comunale insieme alle liste d’appoggio. Ora la data della presentazione delle liste è passata, ma nessuno ha ritenuto interessante sottoscrivere la proposta, che peraltro è stata portata all’attenzione anche sulle pagine dei giornali nella settimana passata. Non avrebbe avuto valore legale, ma sarebbe stato un bel segnale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2011
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