La Crennese torna in attività. E vince subito
Sabato presentati i nuovi vertici della società ciclistica che organizzò il mondiale di ciclocross del 1954. Nel pomeriggio subito la prima vittoria: Sergio Armelloni al "Gran Premio di Boca"
Una giornata memorabile, quella di sabato 16 aprile 2011: alla mattina la S.C.Crennese ha presentato, nell’ambito dell’evento organizzato a Villa Delfina a Crenna di Gallarate, sia il proprio nuovo direttivo che il team di atleti amatori che vestiranno in gara la nuova, bellissima divisa bianca e nera percorsa dal tricolore… e al pomeriggio i colori sociali sono svettati sul traguardo del “Gran Premio di Boca” (60Km, 90 corridori partenti) grazie a Sergio Armelloni, che è risultato primo assoluto battendo allo sprint, negli ultimi 800 metri in leggera salita, anche i competitori della categoria A. Ovviamente la vittoria arrivata poche ore dopo la presentazione ufficiale della società ha accresciuto l’entusiasmo dei dirigenti, decisi a fare in modo che la S.C.Crennese torni protagonista della cronaca sportiva contemporanea, oltre che della storia dello sport.
«Non bisogna dimenticare che la S.C.Crennese è stata una gloria dello sport nazionale, ma anche mondiale visto che nel 1954 fu la prima società italiana a organizzare il campionato del mondo di ciclocross – ha sottolineato il nuovo presidente, Luigi Causarano -. Oggi la S.C.Crennese sta vivendo una seconda giovinezza e noi tutti abbiamo il dovere di supportare con orgoglio questa associazione, che è l’unica società ciclistica di Gallarate e di Crenna. Io qui ho trovato degli amici e dei maestri, sono sicuro che riuscirò a portare frutti dall’esperienza e dall’insegnamento del mio predecessore Giordano Lodi e di un’icona come Francesco Prina». Ed è proprio il 92enne Prina (che è ancora un volenteroso cicloturista), straordinario portacolori della S.C.Crennese con le cui insegne ha vinto il campionato italiano di cross nel 1946 e nel 1948, a dare la benedizione alla società: «Con la maglia bianconera ci chiamavano “rondinelle” – ha ricordato – e con la Crennese ho iniziato da aspirante, che sarebbe come dire oggi esordiente, e sono arrivato a essere professionista: ancora adesso sono convinto che il ciclismo sia lo sport più bello di tutti, ma soprattutto sono felice di poter aggiungere tra i momenti belli della mia vita anche la gioia di assistere alla presentazione di una Crennese rinnovata. Ho visto che c’è dello spirito sano e auguro davvero tanto, tanto bene».
Nemmeno Roberto Beninato, presidente provinciale Fci di Varese, ha celato la soddisfazione per una Crennese tornata in attività: «Aspettavo da anni questo momento. Ho lavorato tanto e volentieri a fianco di Rino Bordoni, prima segretario e adesso vicepresidente della S.C.Crennese, che è stato il principale promotore della rinascita della società credendo in tale possibilità anche nei momenti difficili. Ora che si riprende a pedalare davvero, ci tengo a dire che il Comitato Provinciale sarà sempre a fianco della società perché possa tornare forte come un tempo. Alla presentazione ho visto volti nuovi nell’organico e ho visto atleti fieri di tenere alto il nome della Crennese, quindi sono veramente fiducioso». A Beninato ha fatto eco Flavio Mocchetti, vicepresidente regionale lombardo della Fci: «Io sono stato un corridore della Crennese, quando era presidente Giordano Lodi; voglio dire grazie a tutti coloro che si sono impegnati per restituire smalto a questa società e spero di vedere sempre più atleti con la maglia della Crennese per le strade».
La doppia affiliazione, a Udace e Fci, in effetti apre le porte a molte opportunità: tra i primi obiettivi della nuova S.C.Crennese c’è l’organizzazione di una competizione di ciclocross per ciclisti amatori ma anche la collaborazione con altre società ciclistiche varesine nell’allestire gare per giovani talenti del pedale. È evidente che la nuova S.C.Crennese non voglia sfigurare e, anzi, intenda entro il 2012 mettere la propria impronta sul territorio varesino anche con una campagna di informazione e sensibilizzazione allo sport del pedale in favore dei giovani, mettendosi a disposizione di scuole e oratori.
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