Migliorare la biblioteca? Ecco come secondo Articolo 3
Due esponenti della lista civica guidata dal consigliere comunale (e candidato sindaco) Antonio Corrado sottolineano i limiti della struttura e come superarli
Gli esponenti della lista civica Articolo 3 Marco Pellegatta e Stefano Meloni danno voce agli utenti della biblioteca civica e segnalano questi temi: «Nel periodo di interruzione delle lezioni universitarie mancano posti a sedere con la triste scena che quelli che arrivano dopo mezz’ora dall’apertura alcuni ragazzi sono costretti a tornare a casa» – sottolineano. La biblioteca serve non solo una città di 80.000 abitanti, ma è anche frequentata da studenti dei paesi limitrofi (Fagnano Olona, Olgiate, Magnago, Dairago,ecc.): « Riteniamo che gli attuali 63 posti della sala, studio di cui solo 7 dotati di presa elettrica siano non più adeguati all’utenza attuale» – continuano i due giovani che segnalano, inoltre, la presenza di 2 sole postazioni per il collegamento ad internet: «Riteniamo si debba aumentare il numero, attraverso una richiesta alla cittadinanza di computer ancora funzionanti oppure acquistandone di nuovi data l’esiguità del costo – propongono Pellegatta e Meloni – Per l’ampliamento l’amministrazione dispone di stabili comunali inutilizzati, pensiamo alla vicina sala Zappellini, di cui siamo veramente dispiaciuti che sia chiusa da più di 10 anni.»
Sono state raccolte quasi 200 firme per la richiesta di apertura in pausa pranzo della sala studio in modo che sia fruibile dagli studenti universitari e della sala periodici e quotidiani, in modo che sia permessa la lettura anche da chi lavora al mattino e al pomeriggio fino alle 19. Gli esponenti di Articolo 3 si augurano che l’inverno prossimo non si verifichi più la spiacevole situazione di ragazzi dei licei che, terminate le lezioni, debbano attendere al freddo l’apertura della biblioteca: «Ovviamente tale richiesta deve essere compatibile con le esigenze del personale della biblioteca, di cui ammiriamo la professionalità e la cortesia, ma già costretto a turni impegnativi» – precisano Pellegatta e Meloni.
Gli utenti sono soddisfatti che ci sia il wi-fi, ma molti sottolineano la limitatezza dell’uso, specie gli studenti di medicina, per i quali la metà delle ricerche su internet non è consentita a causa dei filtri troppo restrittivi: «E’ impensabile poi che uno studente universitario magari dell’estrema periferia di Busto debba recarsi a casa solo per poter accedere al database della biblioteca della sua facoltà o per effettuare l’accesso ai servizi on-line della propria università o semplicemente per inviare una comunicazione a un docente universitario, dato che viene preclusa ogni forma di autenticazione nella rete all’interno della biblioteca».
I due giovani esponenti della lista guidta dal candidato sindaco Antonio Corrado segnalano anche la presenza, all’ingresso della biblioteca, di 24 armadietti vuoti: «Lo sono da anni, proponiamo che l’utenza della biblioteca li possa utilizzare, altrimenti non ravvisiamo altra utilità se non il levare spazio.
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